La Madonna del Giorno (1° Gennaio) – SANTA MADRE DI DIO, 11 Ottobre 432, Efeso, Turchia

L’1° gennaio era la festa della “Circoncisione del Signore”, ora è una festa di Maria. La solennità di Maria SS. Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale.

Circoncisione del Signore

Il “Natale Sanctae Mariae” cominciò ad essere celebrato a Roma intorno al VI secolo, probabilmente in concomitanza con la dedicazione di una delle prime chiese mariane di Roma: S. Maria Antiqua al Foro romano, a sud del tempio dei Castori.

Interno del S. Maria Antiqua al Foro romano

La liturgia veniva ricollegata a quella del Natale e il primo gennaio fu chiamato “in octava Domini”: in ricordo del rito compiuto otto giorni dopo la nascita di Gesù, veniva proclamato il vangelo della circoncisione, che dava nome anch’essa alla festa che inaugurava l’anno nuovo. Liturgicamente la festa venne istituita da Pio XI, nel 1931, a ricordo del XV centenario del concilio di Efeso, fissando la celebrazione all’11 ottobre, giorno in cui nel 431 venne proclamato il dogma. Con la riforma liturgica del 1969, invece, la Chiesa ha riportato la festa al 1° gennaio, come auspicio di bene per ogni uomo e modello per ogni cristiano; celebrazione che conclude anche l’ottava di Natale. La festa aveva sancito solennemente una verità tanto cara al popolo cristiano: Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio.

Unico caso accertato nella storia, che una creatura sia venerata come “Madre di Dio”, sembra quello proposto dalla Chiesa cristiana, che dichiara essere verità di fede la proposizione: la Vergine Maria è “Madre di Dio”. La dichiarazione dogmatica risale al 431, con il Concilio di Efeso che afferma essere in Cristo la natura umana e divina nell’unica persona del Verbo di Dio, e, di conseguenza, Maria come Madre di Cristo è anche Madre di Dio: Theotókos (da Theos: Dio e tikto: partorire; Colei che partorisce Dio; in latino: Deipara (Deus: Dio e para: da parere, partorire). In quanto Madre di Dio-Uomo, si può dire anche (Dei Genitrix: Madre di Dio) in forza del principio della communicatio idiomatum  “comunicazione degli idiomi”.

Communicatio Idiomatum, è un’espressione tecnica nata nell’ambito della teologia dell’ incarnazione. Il suo significato è che le proprietà del Verbo Divino possono essere attribuite al Cristo-uomo e che le proprietà del Cristo uomo possono essere predicate del Verbo. Il linguaggio della Scrittura e dei Padri della Chiesa mostra come un simile mutuo interscambio di predicati sia legittimo. Tuttavia esso non è assoluto e in teologia se ne sono discusse le “regole” e le applicazioni. Nel linguaggio ordinario tutte le proprietà di un soggetto sono predicabili della sua persona, di conseguenza le proprietà delle due nature di Cristo devono essere predicate della Sua unica persona, dal momento che esse hanno soltanto un soggetto di predicazione. Egli che è il Verbo di Dio, a motivo della sua eterna generazione, è anche il soggetto delle proprietà umane ed Egli che è il Cristo uomo, avendo assunto la natura umana, è il soggetto degli attributi divini. Cristo è Dio. La questione della communicatio idiomatum, per l’importanza della materia, ha provocato la convocazione di uno dei primi concili ecumenici, quello di Efeso, tenutosi nel 431.

Madre di Dio del Comforto

La traduzione italiana di “Madre di Dio”, per sé, anche se è comune, non rende bene né il testo greco né quello latino, anzi, potrebbe dare adito a qualche difficoltà, se non si è abbastanza attenti. L’imprecisione è dovuto al fatto che nella lingua italiana, il termine “madre” indica normalmente colei che genera, ossia colei da cui ha origine il figlio; invece, i due termini classici – greco e latino – indicano solo colei che ha partorito. Distinzione delicata che introduce al mistero: Maria ha dato alla luce, in “carne umana”, il Verbo, seconda persona della Trinità.
Teologicamente parlando, quindi, il Dogma è più di natura cristologica che mariana, nel senso che asserisce qualcosa meno su Maria che su Cristo. Finalità del dogma, infatti, è chiarire la relazione delle due nature di Cristo, come rispecchia il clima storico della definizione di Efeso. Il mistero dell’Incarnazione consiste proprio in questo: Cristo ha due nature, Divina e Umana e una sola Persona, quella del Verbo. Le due Nature sono in perfetta unione nella Persona di Cristo, e non sono separate. Cristo allora è nello stesso tempo vero Dio (Natura e Persona del Verbo) e vero Uomo (solo Natura Umana senza Persona Umana).

Nestorio – è stato un arcivescovo e teologo siro, patriarca di Costantinopoli dal 428 al 431

Infatti non era facile accettare il termine Madre di Dio che durante il concilio di Efeso, Nestorio ha fatto un’obiezione e aveva osato dichiarare:

“Dio ha dunque una madre? Allora non condanniamo la mitologia greca, che attribuisce una madre agli dèi “;

S. Cirillo di Alessandria però aveva replicato:

“Si dirà: la Vergine è madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità… Ma nel tempo egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna”.

S. Cirillo di Alessandria

Gesù, Figlio di Dio, è nato da Maria. È da questa eccelsa ed esclusiva prerogativa che derivano alla Vergine tutti i titoli di onore che le attribuiamo, anche se possiamo fare tra la santità personale di Maria e la sua maternità divina una distinzione suggerita da Cristo stesso:

“Una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano! “” (Lc 11,27s).

In realtà, “Maria, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente sé stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente” (Lumen Gentium, 56).

Autore: Piero Bargellini e P. Giovanni Lauriola ofm da Santiebeati.it

VIDEO DOCUMENTARIO:

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FONTI:

http://www.santiebeati.it/dettaglio/20100

https://biscobreak.altervista.org/2013/12/santa-madre-di-dio/.

http://www.cattoliciromani.com/15-dottrina-della-fede/37120-communicatio-idiomatum.

https://it.wikipedia.org/wiki/Communicatio_idiomatum

https://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Efeso