La Madonna del Giorno (13 Novembre) – MADONNA DI SIPONTO, MAFREDONIA, FOGGIA, ITALIA

STORIA DI SIPONTO

Siponto, colonia romana, collegamento con l’Oriente, è sede di un’antica diocesi.
La tradizione attribuisce a San Pietro la consacrazione del primo vescovo di Siponto, San Giustino; tra i suoi pastori c’è San Lorenzo Maiorano, parente dell’imperatore d’Oriente Zenone (474 – 491) e protagonista del racconto sulle apparizioni dell’Arcangelo Michele.
L’icona si conserva nel santuario di S. Maria Maggiore (oggi cattedrale della “nuova” Manfredonia). Il santuario sorge sulla via sacra Longobardorum che parte da Monte Sant’Angelo, accanto ai resti di una basilica paleocristiana che si fa risalire al vescovo Lorenzo; la tradizione locale riporta le origini della chiesa a S. Giustino (I secolo d.C.). L’unica data documentata è il 1117, anno della solenne consacrazione e della deposizione delle reliquie di San Lorenzo sotto l’altare maggiore. Molto dibattuta, tra gli studiosi, la questione sull’origine dell’edificio; fu probabilmente edificato tra XI e XII secolo sotto il vescovo Leone, usando anche materiali preesistenti: si sono trovati durante i recenti restauri (1973 e 1975) iscrizioni con il nome del vescovo committente Leone, degli artefici Acceptus e David, con la data 1039.

A sinistra della chiesa gli scavi hanno messo in luce resti d’una Basilica paleocristiana, a tre navate con abside semicircolare e pavimento a mosaico. Qui, nel 2016 l’artista Edoardo Tresoldi ha realizzato una spettacolare installazione in rete metallica alta quattordici metri che ricostruisce in 3D l’antica basilica esattamente sopra i suoi resti.

Rete metallica alta quattordici metri che ricostruisce in 3D l’antica basilica esattamente sopra i suoi resti.
Basilica Paleocristiana – Cattedrale Fantasma

ICONA della MADONNA di SIPONTO
L’immagine della Madonna, su legno di cedro, è quella classica delle icone ispirate alla tradizione orientale. Già assegnata al XIII secolo, un restauro nel 1927 (a Roma per mano di Aronne Del Vecchi) ha trovato ai margini verticali del quadro, due fasce ornamentali con finissime figure di santi del più puro stile bizantino, facendola quindi molto più antica di quanto non si ritenesse (XI secolo).
Si trovano cenni sul “Sacro Tavolo della Madonna di Siponto” nella Cronologia sarnelliana: intorno al 1300, l’arcivescovo Sasso aveva avuto “tenera divozione verso la Beatissima Vergine, la cui miracolosa effigie quivi frequentemente riveriva”; altro devoto all’icona fu l’arcivescovo fra Dionisio De Robertis (1554 – 1560). Dal Mastrobuoni si ricava che fu l’arcivescovo Francesco Rivera (1742 – 1777), nel 1745, a curare la rivestitura d’argento dell’icona. La comparsa dell’icona della Vergine risalirebbe al 1060 (?) e la tradizione va oltre: l’icona sarebbe stata donata dall’imperatore Zenone al vescovo Lorenzo dopo le apparizioni di San Michele. Per secoli, inoltre, circolò la leggenda, che l’immagine della Vergine fosse stata dipinta da S. Luca. Leandro Alberti, visitò la chiesa nel 1525.

L’icona veniva portata in processione in occasione di calamità e avversità. Man mano questa pratica processionale si ripeté in una data fissa fino a trasformarsi in una vera e propria ricorrenza e festa patronale. Secondo alcuni, la festa che tuttora si svolge ebbe origine tra il 1840 e il 1841 dopo un’epidemia colerica e a partire dal 1849 fu spostata da settembre al 30 agosto. Nel 1872, durante la festa, il sacro tavolo subì gravi danni per un incendio.

FOTO PELLEGRINAGGIO

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INNO A MARIA SANTISSIMA DI SIPONTO

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PREGHIERA A MARIA SANTISSIMA DI SIPONTO

O Vergine Santissima di Siponto,

con animo pieno di fiducia e di amore filiale,

noi innalziamo lo sguardo a Te,

nonostante la nostra indegnità e debolezza.

Tu, che all’annunzio dell’Angelo,

accogliendo nel tuo seno verginale il Verbo di Dio,

sei divenuta anche la Madre nostra,

ascolta benigna la nostra preghiera.

Ricordati di tutti i suoi figli, affinché,

uniti nel nome tuo dolcissimo,

si sentano sempre piú fermi nella fede e fervorosi nella carità.
Sii propizia ai nostri fratelli separati

e degnati di unirci Tu, che hai generato Colui,

che morendo, ha raccolto i dispersi figli di Dio.

Al tuo Cuore Immacolato, o Maria,

raccomandiamo tutto il genere umano:

dona al mondo intero

la pace nella verità, nella giustizia e nell’amore.

A noi in particolare,

che Ti salutiamo nostra protettrice e singolarissima patrona,

o Vergine di Siponto,

volgi il tuo sguardo di madre:

avvalora le nostre preci presso Dio,

assicuraci la perseveranza finale

e splendi davanti a noi in questa terra di esilio

come segno di speranza,

fino a quando non verrà il giorno del Signore.
Amen.

FONTI:

http://www.tatarte.it/gherardi/CD/Storia/frame/accarisi/foggia.htm#

https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Santissima_di_Siponto

https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_Maggiore_di_Siponto

https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/arte/italia/puglia/gargano/siponto-manfredonia-e-le-madonne-nere/

https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g2275599-d7004095-Reviews-Santa_Maria_Maggiore_di_Siponto-Siponto_Manfredonia_Province_of_Foggia_Puglia.html#photos;aggregationId=101&albumid=101&filter=7

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/9/luogosacro/3612/it/Santa-Maria-Maggiore-di-Siponto-Manfredonia-(Foggia)

https://www.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/arte/italia/puglia/gargano/siponto-manfredonia-e-le-madonne-nere/

https://www.ilsipontino.net/licona-di-santa-maria-maggiore-di-siponto/.

https://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/mostre-e-luoghi/luoghi/la-perla-di-siponto