La Madonna del Giorno (15 Dicembre) – Beata Maria Vergine, Regina dell’Ordine Serafico

FESTA DELLA REGINA DELL’ORDINE SERAFICO

A pochi giorni dall’Immacolata Concezione, si celebra oggi in tutta la Chiesa un’altra bella festa mariana. La Santissima Vergine è onorata con il titolo di Regina! Fu il Papa Pio XII ad istituire la festa liturgica nel 1955. Con questo titolo in realtà la Madonna era già da secoli venerata nella Cristianità e nell’Ordine Francescano; lo stesso San Francesco così la designò in una sua preghiera che vi propongo di seguito. Il Poverello di Assisi, autentico “cavaliere del Gran Re”, come talvolta gli piaceva appellarsi, amò di un amore tenerissimo la Vergine e sempre riversò alla sua Regina una tenerissima devozione. Su questa scia si delineerà nei secoli, il costante affetto dei Frati Francescani verso la loro Madre Santissima, verso l’Immacolata, la Regina dell’Ordine Serafico. Anche Sant’Antonio, come San Francesco, fu un appassionato amante di Maria. Nei suoi Sermoni ha bellissime parole di lode nei confronti della Madre del Signore quando spesso la chiama: “Signora nostra, speranza nostra”. San Bonaventura dirà che “il Nome di Maria non può nominarsi senza che chi lo nomini non ne riceva qualche Grazia”.

Un francescano dunque non è tale se non ama e non venera in modo particolarissimo la Madonna. Nel nostro tempo, testimone straordinario di questo fu P. Massimiliano Kolbe, il frate Minore Conventuale (della mia famiglia religiosa) martire ad Auschwitz che all’Immacolata affidò l’intera sua esistenza; a lui la fondazione della “Milizia dell’Immacolata” (con altri frati Conventuali) e della famosa rivista “Il Cavaliere dell’Immacolata”, due opere che rivelano anche nella terminologia il totale affidamento “cavalleresco” che contraddistinse P. Kolbe verso la sua “Regina”.

STORIA DELL’INVOCAZIONE NELLA LITANIE LAURETANE

Dalla Lettera di Papa Pio X – Motu Proprio Ob singularem, 8 settembre, 1910

«Riflettendo sull’incredibile devozione di San Francesco per la Beatissima Madre di Dio, desideriamo ricordare ai figli di un così grande Padre questo brano del Celano:

“A Lei, San Francesco tributava uno speciale culto, componendo preghiere in suo onore e offrendole il suo affetto in misura tanta e tale che nessuna lingua umana può narrare. Ma quello che ci dà motivo di gioia, è che lui l’ha costituita Avvocata del suo Ordine, e per la loro crescita e protezione mise i suoi figli, poco tempo prima di lasciarli, sotto il suo manto” (dal racconto del 2° Libro del Celano n.150).

A questo proposito il Dottore Serafico dice:

“San Francesco circondava d’indescrivibile amore la Madre del Nostro Signore Gesù Cristo, perché aveva reso il Signore della maestà nostro fratello, e perché attraverso di Lei abbiamo trovato misericordia. Confidando primariamente in Lei, dopo Cristo, San Francesco La costituì Avvocata sia di sé stesso che dei suoi frati” (Leggenda Maggiore n.9).

Quindi, dal primo giorno dell’Ordine (così continua il summenzionato Dottore S. Bonaventura che ha scritto nel racconto della Leggenda Maggiore)

“Francesco, il pastore del piccolo gregge, ispirato dalla grazia divina, condusse quei dodici frati a Santa Maria della Porziuncola, perché lì, dove grazie ai meriti della Madre di Dio era iniziato l’Ordine dei Minori, potesse pure trovare, col di Lei aiuto, fecondità e sviluppo […]” (Leggenda Maggiore n.4).

Lo stesso santo Dottore S. Bonaventura, attraverso la Beatissima Vergine, si augurava di poter confermare sempre di più i suoi confratelli in umiltà, affinché potessero essere “Minori” non solo in apparenza, ma con il cuore, con le labbra e con le opere essi potessero essere realmente umili e sinceramente miti, i “poveri” umili, i “poveri” miti, poveri a motivo della povertà del Vangelo radicato nella perfetta umiltà […]. E per difendere i diritti di questa povertà basata sull’umiltà così egli pregava la Madre di Dio:

“Ma Tu, amatissima Regina dell’universo, Protettrice dei poveri e Avvocata degli umili, molto più sublimemente esaltata tra le genti della regina Ester, e giustamente in essa prefigurata; sorgi ora alle grida del tuo ‘Mardocheo’, Francesco, affinché ti degni di intercedere presso il Re per illuminare col tuo santo esempio e preservare, per i tuoi meriti, la condizione dei ‘poveri’, che con speciali vincoli Egli volle assimilare e congiungere a Sé” […] (dal libro Apologia pauperum n.11).

Affinché, le esortazioni del Serafico Padre e del suo santo e sapiente figlio, san Bonaventura, il Dottore Serafico, possano essere sempre fedelmente osservate, in nome della nostra autorità apostolica, concediamo in perpetuo, come un nuovo omaggio del nostro speciale affetto per i figli di san Francesco (omaggio che è stato già concesso a diverse altre famiglie religiose), il privilegio di invocare la Santa Madre di Dio nelle Litanie Lauretane sotto lo speciale titolo proprio dell’Ordine. Ordiniamo, perciò, che in ciascuna fraternità, chiesa e oratorio dell’Ordine Serafico, e nelle sue proprie funzioni e processioni sacre nelle quali si recitano o cantano le Litanie Lauretane, dopo l’invocazione: “Regina del Sacratissimo Rosario, prega per noi”, sia aggiunta quest’altra: “Regina dell’Ordine Serafico, prega per noi”.

Dichiariamo che, con questa invocazione, viene implorata la speciale protezione della Vergine Immacolata per ciascun membro delle tre famiglie del primo Ordine; per le monache che seguono la Regola di santa Chiara, qualunque sia l’Istituto di appartenenza; per i terziari di ambo i sessi che vivono in comunità; e per i terziari secolari che sono sotto la giurisdizione del primo Ordine». 

LODE ALLA SIGNORA SANTA REGINA

SALUTO ALLA VERGINE DI S. FRANCESCO D’ASSISI

“Ave, Signora santa Regina, santissima genitrice di Dio, Maria,

che sempre sei Vergine perpetua ed eccelsa,

fatta santa ed eletta dal santissimo Padre del cielo,

che Egli consacrò col santissimo, diletto Figlio suo

e con lo Spirito Santo Paracleto,

nella quale fu ed è ogni pienezza di grazia ed ogni bene.

Ave, o suo palazzo! ave, o suo tabernacolo!

ave, o sua casa! ave, o sua veste!

ave, o sua ancella! ave, o madre sua!

E voi tutte con essa, sante virtù,

che per la grazia e la luce dello Spirito Santo

siete infuse nei cuori degli uomini fedeli,

affinché d’infedeli li facciate fedeli a Dio”

PREGHIERA ALLA REGINA DELL’ORDINE SERAFICO di SANT’ANTONIO DI PADOVA

Regina nostra, inclita Madre di Dio, ti preghiamo, fa’ che i nostri cuori siano ricolmi della grazia divina e rispendano di sapienza celeste. Rendili forti con la tua fortezza e ricchi di virtù. Su di noi effondi il dono della misericordia, perché otteniamo il perdono dei nostri peccati. Aiutaci a vivere così da meritare la gloria e la beatitudine del cielo. Questo ci conceda Gesù Cristo tuo Figlio, che ti ha esaltata al di sopra degli Angeli, ti ha incoronata Regina e ti ha fatto assidere in eterno su fulgido trono. A Lui onore e gloria nei secoli. Amen

Salve Regina

Immacolata Regina dell’Ordine Serafico, prega per noi

FONTI:

http://www.sorgentedamore.it/2014/12/15/beata-vergine-maria-regina-patrona-dellordine-serafico/.

https://www.radiobuonconsiglio.it/preghiera-nel-giorno-della-festa-della-regina-dellordine-serafico/.

http://www.fratiminoriosimo.it/preghiere/maria-santissima/preghiera-alla-regina-dellordine-serafico/.

https://w2.vatican.va/content/pius-x/la/motu_proprio/documents/hf_p-x_motu-proprio_19100908_ob-singularem.html.