La Madonna del Giorno (18 dicembre 1609) – Nostra Signora dell’Orto a Chiavari, Genova, Italia

LA VERGINE ASCOLTA LA PREGHIERA DI UNA MAMMA

Alla fine del 1400, la Liguria è colpita da una terribile pestilenza e Chiavari, non meno che le altre città, è straziata dall’inesorabile morbo. In questa occasione una donna del luogo, certa Maria Del Guercio soprannominata la Turchina, come ringraziamento per essere stata risparmiata dalla peste, fa dipingere da Benedetto Borzone, sul muro esterno di un orto, l’Immagine della Madonna benedicente, con ai lati San Sebastiano e San Rocco. Col passare del tempo l’orto diventa un deposito e un immondezzaio, ma il dipinto conserva la freschezza originale dei colori.

Un’altra pestilenza, scoppiata nel 1528, contribuisce ad aumentare la devozione alla Madonnina dell’Orto. In questa occasione sono eretti nelle piazze degli altari provvisori e uno è proprio collocato davanti all’Immagine della Turchina.

Una levatrice di Rupinaro, Geronima Turrito, è solita ogni sera recarsi a pregare davanti alla Immagine sacra. La notte del 18 dicembre 1609, si desta improvvisamente dal sonno e vede la Vergine, illuminata da una fulgidissima luce e con le stesse sembianze del dipinto venerato.

Fattosi giorno corre nell’orto e prega devotamente la Madonna per la salute del proprio figlio lontano da casa. Dopo qualche giorno questo figlio ritorna e le narra minutamente di una sua grave malattia e della improvvisa guarigione. Da allora Geronima moltiplica le sue devozioni davanti alla sacra Immagine e ogni sabato vi accende una lampada.

UN POVERO MINORATO VISITATO DALLA MADONNA

Il 2 luglio dell’anno seguente (1610), giorno della festa della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, la Vergine appare anche a Sebastiano Descalzo, un povero minorato.

Mentre egli si reca sulla via di Carasco, improvvisamente una luce lo abbaglia e vede una Signora di sovrumana bellezza, vestita di manto azzurro, la quale, sollevata da terra, cammina tra due torce accese che spargono sul suo passaggio uno splendore sfolgorante. La vede quindi avanzare verso il muro dell’orto, salirlo agilissima e fermarsi in faccia alla nicchia nella quale è dipinta l’Immagine della Madonna.

Sebastiano corre anche lui, entra nell’orto e vede la nobile Signora raccogliersi in quella nicchia, come in un centro luminoso che in breve, avvolto da una nube, svanisce ai suoi occhi. Subito si diffonde in quel luogo una soave fragranza e Sebastiano si trova istantaneamente guarito.

Altri numerosi miracoli si susseguono e la devozione alla Madonna dell’Orto va crescendo, ma l’autorità ecclesiastica è incerta nel riconoscerla.

UNA CREPA CHE RINUNSICE DA SOLO

Mentre il Vicario generale di Genova è a Chiavari per il processo canonico, la pittura che presenta una profonda crepa in cui si possono introdurre comodamente le dita, si riunisce e si restringe da sé, tanto che ne rimane solo una sottile linea, come un filo di seta. Il nuovo miracolo toglie ogni dubbio agli oppositori i quali permettono la costruzione di una Chiesetta ed il 1º luglio del 1613 ha inizio la costruzione del Santuario.

La Chiesa viene ultimata nel 1633 e l’8 settembre dell’anno seguente l’Immagine di Nostra Signora dell’Orto viene staccata dall’edicola murale e trasferita sull’Altare maggiore.

La cura del Santuario è affidata dal 1628 ai Carmelitani Scalzi, che vi rimangono fino al 1798, anno in cui devono abbandonare il vicino convento per l’editto di Napoleone.

Il 7 marzo 1643 Nostra Signora dell’Orto è proclamata Patrona principale della città e del distretto di Chiavari e nel 1769 solennemente incoronata con corone d’oro dal Capitolo Vaticano. Nel 1892, istituita la nuova Diocesi di Chiavari, il Santuario viene elevato a Cattedrale da Papa Leone XIII e nel 1904, il Santuario Cattedrale riceve il titolo di Basilica.

Di Davide Papalini – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4271582

Il 18 settembre 1998 il Papa S. Giovanni Paolo II visita il Santuario e pronuncia un commovente discorso sulla piazza antistante, dicendo tra l’altro:

“Vi confesso che, se provo una grande gioia ogni volta che mi è dato di visitare la Cattedrale di una Chiesa locale, perché ho l’impressione di confermare così i vincoli di comunione di quella Chiesa con l’unica Chiesa santa, cattolica, apostolica, che professiamo nel Credo, la gioia diventa commozione profonda quando si tratta di una Chiesa espressamente dedicata alla Madonna.

Nel presente caso, poi, si tratta di una Cattedrale, che nella dedicazione a Maria coinvolge tutta la diocesi di Chiavari, la quale, peraltro, comprende nel suo ambito ben altri dieci Santuari mariani, tra cui sono lieto di nominare almeno quello di Nostra Signora di Montallegro, nel territorio della vicina Rapallo”.

Papa S. Giovanni Paolo II visita il Santuario Madonna dell’Orto -18 settembre 1998

Autore: Don Mario Morra sdb

VIDEO DOCUMENTARIO: La devozione per Nostra Signore dell’Orto

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FONTI:

Sito Ufficiale della Cattedrale – http://www.cattedralechiavari.it/sample-page/

http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/calendario/08-09/20-Santuario-Chiavari-GE.html

https://biscobreak.altervista.org/2015/12/nostra-signora-dellorto/.

Manuscritto della Cattedrale – http://www.cattedralechiavari.it/wp-content/uploads/2016/06/Storia-Madonna-dellOrto.pdf