La Madonna del Giorno (20 Agosto) – Beata Vergine di Paitone, Paitone, Brescia, Italia
Definita la “madonna del sordomuto”. Non si limitò a guarire il giovane ma compì poi un ulteriore miracolo che doveva rimanere come ricordo della sua venuta per tutte le generazioni future.
Narrano i libri esistenti negli archivi della Chiesa di Paitone:
«Traeva stentata la vita con le fatiche delle sue mani un povero giovane della terra di Paitone, chiamato Filippo Viotti, il quale, fino dalla sua nascita privo dell’uso di favellare, temeva però Dio e, con atti di cristiana pietà, lo venerava e obbediva. In un giorno dell’anno 1532, mentre nel parco suo vivere questo buon fanciullo raccoglieva sopra una collina acerbi frutti, detti more, dagli spinosi cespugli gli apparve all’improvviso, assisa sopra di un sasso, la Santissima Madre di Dio, ammantata di bianca veste e coperta di velo brunato, la quale, riempiendo il di lui cuore d’insolita gioia, significogli di voler essere Ella la Protettrice del popolo di Paitone. Onde volesse egli avvisare i Reggenti di quel Comune perché colà fabbricassero a di Lei onore un tempio, dal qual sortir dovevano larghi doni della sua misericordia.
Confuso nel suo contento il buon giovane, dimostro con cenni di essere per la sua mutolezza inabile ad eseguire il comando. Ma la potentissima Vergine, nelle di cui mani Dio ha posto la Salute di ogni infermità snodò tosto la di lui lingua acciò questo miracolo servisse a confermare la verità dei di lui detti.
Allegro per la ottenuta grazia, il contadino corse a compiere il comando della Madre di Dio. Né potevano i Reggenti negare fede alla prodigiosa voce di un mutolo, che giammai aveva proferito sillaba per lo addietro; onde, bramosi della celeste protezione a loro promossa, diedero in mano con sollecitudine alla casa fabbrica, che tosto si ridussero a perfezionare sullo stesso luogo ove avvenne l’Ammirabile Apparizione”
Venne in tal modo eretto uno splendido Santuario in onore della Vergine. L’altare, tutto in marmo, posa proprio sulla pietra ove posò i piedi la Gran Madre di Dio; pietra che è dato di vedere ad ogni devota.
Un secondo miracolo
«Perché in più espressiva maniera ai posteri restasse la memoria del grande avvenimento, ordinarono i Rettori ad Alessandro Bonvicino, detto il ‘‘Moretto’’, celebre pittore di quei tempi, di rappresentarlo in ben ideata pittura: allorché diede occasione ad un nuovo miracolo. Ricercò l’artefice valentissimo dal semplice contadino la narrazione dell’avvenuto miracolo nelle più particolari circostanze, ma, non potendo ritrarne che rozze e malformi risposte trovassi talmente confuso, che sentendosi mancare l’aiuto dell’arte umana, volle con saggio consiglio ricorrere all’assistenza celeste. Premessa adunque la Sacramentale Confessione dei suoi falli e pasciutosi dell’adorabile Eucaristia, imploro reverente l’aiuto e la protezione di Maria Santissima, la quale, benignamente esaudendo le sue umili preghiere, se gli diede a vedere in sogno, nella notte seguente, imprimendo altamente nella di lui fantasia l’intera idea della sua miracolosa comparsa. Svegliato dunque nella seguente mattina, diede tosto mano con tal facilità al lavoro che al primo vederlo il risanato contadino esclamò tutto giulivo tale appunto ed in tale abito essergli apparsa la Madre di Dio allorché sciolse i lemmi della di lui lingua”.
Il Miracolo viene ricordato ogni anno al 15 agosto, nel giorno del Beatissimo Transito di Maria Santissima. La verità dell’Apparizione venne confermata da grazie senza numero, da favori speciali, da prodigi inauditi, che si susseguono incessantemente.
Tutta la storia del santuario del resto è un concatenarsi di fatti prodigiosi. Basta guardare gli innumerevoli ex voto appesi alle pareti e basta sfogliare quei vecchi libricini di preghiere per sentire il suono di quel salmodiare che parla di secolare devozione, di affetto semplice e popolare.
«Ricordatevi, o Piissima Vergine Maria» recitano le antiche preghiere rivolte alla Madonna «che non si udì mai, partisse dal Vostro santuario sconsolato, chi, con fiducia Vi supplicò del Vostro aiuto e del Vostro patrocinio. […] Ricordatevi, Vergine Pietosissima, che apparendo su questo monte avete promesso la Vostra protezione, […] avete promessa l’abbondanza dei Vostri doni. […] e dopo d’avervi servita degnamente in terra, Vi amiamo eternamente in Cielo».
In latino nell’atrio di una chiesina dedicata alla Madonna in Val Chiavenna è scritto:
«Entra volentieri, tu che sei qui nell’atrio della chiesa. Sappi che in questa chiesa tutto parla della Madre di Dio. Si ricordino gli alieni (discant alieni, cioè quelli che non la invocano, ndr) che avendo Maria come protettrice non saranno mai dei disperati. Coloro che non la pregano con affetto come avvocata trascurano sé stessi».
Fonti:
Sito Ufficiale: http://www.santuariodipaitone.it/.
https://biscobreak.altervista.org/2013/08/beata-vergine-di-paitone/.
www.30giorni.it;
http://www.mariadinazareth.it/www2010/Apparizioni/Paitone.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_di_Paitone
FOTO:
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