La Madonna del Giorno (22 Ottobre) – MADONNA DELLA NEVE, TORRE ANNUNZIATA, NAPOLI, ITALIA

Torre Annunziata nello Scoglio di Rovigliano

Ritrovamento della Sacra Immagine di Maria SS. della Neve

Un’antica e costante tradizione narra che nel XIV secolo, al tempo in cui la nascente cittadina iniziava a popolarsi, alcuni pescatori torresi scorsero una cassa galleggiare sulle onde del mare presso lo scoglio di Rovigliano…era un lontano 5 Agosto 1354 …la raccolsero e con sorpresa vi rinvennero l’immagine di Maria… L’immagine era di terracotta, di tipo greco, a busto: la Madonna stringeva col braccio sinistro il Bambino Gesù. Dopo un’accesa lite con i pescatori di Stabia, l’immagine fu trasportata nella chiesetta della Ss. Annunziata. Poiché non vi era segno alcuno o scritta che ne indicasse il nome fu chiamata “MARIA SS. AD NIVES” in ricordo della neve caduta su Roma il 5 Agosto del 352, sul colle Esquilino. Secondo l’Ilardi, nel XIV secolo, gli ordini religiosi trasmigrarono dall’Oriente verso le nostre coste, mettendo in salvo le immagini sacre dalla furia degli iconoclasti. Fu così che una di esse dovette cadere da qualche

Basilica Ave Gratia Plena

imbarcazione ed essere ritrovata presso lo scoglio di Rovigliano dai pescatori torresi: è qui che la storia s’intreccia con la leggenda. Nel 1448 Orsini cedette il territorio al Conte Nicola D’Alagno che fece costruire l’attuale chiesa di “AVE GRATIA PLENA”. Questa fu affidata con annesso convento ai padri Celestini per la Cura delle Anime. E la Sacra Immagine, rimasta a lungo nascosta per via delle incursioni piratesche, fu trasferita nella nuova chiesa.Della primitiva chiesetta dell’Annunziata come del ricovero per i viandanti e della torre costruita sul lido, non rimane traccia.

I Prodigi di Maria

Nel 1794 un’altra terribile conflagrazione, paragonabile a quella del 79 e del 1631, fece tremare la nostra città. Dopo aver distrutto Torre del Greco, sgorgò nuova lava sul versante sud-est, verso Torre Annunziata. Incontrò un fossato e lo riempì, ne riuscì, ma pur procedendo per tre giorni, non raggiunse l’abitato. Il popolo in quell’occasione corse alla chiesa, prese la Venerata Immagine di Maria Ss. della Neve e la portò in processione per il paese. Per un forte scoppio si ruppe il vetro che proteggeva la sacra immagine e si vide la Vergine rivolgere gli occhi al Bambino stretto tra le braccia. Il popolo gridò:”Grazia, Grazia” e come acqua gettata sul fuoco, s’interruppe la violenta eruzione. Da quel momento, come si è tramandato, la Vergine ha conservato sempre gli occhi fissi al suo Bambino.

È curioso il fatto che la Madonna della Neve sia invocata celeste Patrona e Liberatrice contro le fiamme e gli ardori del Vesuvio. Questa liberazione prodigiosa, la più impressionante della storia della cittadina, avvenne il 22 Ottobre 1822, allorché le ire del vulcano sembravano far tornare i paurosi giorni della eruzione che seppellì Pompei, Ercolano e Stabia nel 70 dopo Cristo. La mattina del 22 Ottobre 1822 Torre era avvolta da un’oscurità intensa, mentre la corrente lavica minacciava Boscotrecase. In uno slancio di fede, il popolo corse ai piedi della Madonna sfidando il pericolo e organizzando una processione di penitenza. La Sacra Immagine fu esposta alla venerazione del popolo al largo di S. Teresa (Oggi Piazza Cesàro). Mentre il sacerdote Don Rocco Baly incitava alla devozione e alla fede, un raggio di sole si posò sul volto della Vergine. L’eruzione ebbe fine. E Torre fu salva.Il miracolo del 22 Ottobre del 1822 è ricordato con solenni celebrazioni. Il 22 Ottobre è consacrato con deliberazione dell’Autorità Comunale, come festa votiva della città: commovente l’afflusso di forestieri e pellegrini che si uniscono ai torresi ogni anno ad Ottobre, rinnovando l’atto di amore e l’omaggio a Maria.Cento anni più tardi, il 22 Ottobre 1922 la Vergine della Neve è stata solennemente incoronata Regina di Torre Annunziata dal Mons. Gregorio Grasso a Piazza Cesàro dove era avvenuto il miracolo.

Supplica a Maria SSma della Neve

O Maria SS. della Neve, che in questa taumaturga Immagine,venuta a noi sulle onde del mare, ci avete portato dall’oriente la bellezza del vostro volto, la dolcezza del vostro sguardo, il sorriso del vostro divin Figliuolo, i tesori della vostra mistica Neve, deh! Gradite i nostri ossequi, ed ora e sempre pregate per noi.

Quando l’inferno ci fa guerra, quando il mondo ci seduce, quando la carne ci sospinge al male, quando Iddio, giustamente sdegnato, ci mostra la sua collera, o Maria della Neve, vegliate sul popolo torrese e su tutti i vostri devoti e salvateci.

Ci avete sempre protetti perché ci avete sempre amati, ci proteggete tuttora perché, ne siamo certi, non avete cessato di amarci: ebbene, noi vi amiamo da figli, v’invochiamo da figli, ci rivolgiamo a Voi come figli che sperano nella Madre loro.

Questa speranza ci conforta, essa ci rende più soave la gioia, ci lenisce i dolori, ci sorregge nella vita, ci fa guardare senza spavento la morte, perché, avendo con cuor devoto qui in terra vagheggiato i tesori e le bellezze della vostra mistica Neve, ne saremo un giorno i beati ammiratori negli eterni gaudi del Paradiso.
Amen.

FONTI:

sito ufficiale: https://www.basilicadellaneve.it