La Madonna del Giorno (25 febbraio 1695) – MADONNA DELLA ROCCA, Cornuda, Treviso, Italia

NOTIZIE STORICHE

Sulla collina che sovrasta la cittadina di Cornuda (TV), sorge il Santuario dedicato alla Madonna Annunziata, che però, siccome si trova sui ruderi di una antica rocca, è conosciuto come «Santuario della Madonna di Rocca».


Nella valle scorre lento il Piave; il monte Grappa ed il Montello fanno da scenario, rendendo con i loro nomi, tanto cari al cuore degli italiani, tutta la zona sacra per i ricordi religiosi e storici.
Le prime notizie che riguardano la zona risalgono al secolo IX. Per difendersi dalle incursioni devastatrici degli Ungheri che scendevano dagli Urali e portavano morte e saccheggi in Europa orientale ed in Italia, la Marca Trevigiana cerca di fortificarsi con una serie di rocche poste in passaggi dominanti e strategici.
Tra le tante fortificazioni sorge anche la Rocca di Cornuda.

Una bolla del 1245, nella quale si parla della Pieve di San Martino in Cornuda, ci dice che la Rocca è possedimento del Vescovo di Treviso, poi occupata da Ezzelino da Romano, il crudele tiranno che imperversò in tutte quelle zone.
Nel primo documento ufficiale che riguarda la Rocca di Cornuda, il Papa Gregorio IX scrive al Vescovo Pietro Pino di Treviso di scomunicare il tiranno Ezzelino, se si rifiuta di restituire alcune fortezze occupate, tra le quali quella di Cornuda.

Durante gli anni del dominio di Ezzelino, che era creduto figlio del Demonio per la sua crudeltà, le popolazioni locali subiscono angherie e soprusi di ogni genere. Le prigioni di Cornuda diventano luogo di terrore e di supplizio; molte persone, nobili e popolani, vi sono lasciate morire di fame. Questi tristi fatti alimentano la fantasia del popolo colpito da tanta crudeltà.
Vicende storiche portano ben presto alla estinzione della famiglia degli Ezzelini e nel 1264 la Rocca ritorna nelle mani del Vescovo e poi passa al comune di Treviso.
Quando scoppia la guerra tra i Trevigiani e gli Scaligeri, Can Grande della Scala, con un forte esercito avanza fin sotto la Rocca di Cornuda. Cortesino da Strasso, capitano della Rocca, con 400 soldati e il suo alleato, Francesco da Muliparte di Maser, tentano di fermare l’avanzata, ma nulla può evitare la disfatta totale.
Nel 1316 Can Grande fa distruggere la Rocca che non sarà più ricostruita, ma lascerà il nome al Santuario che sorge sulle rovine della Cappella della Rocca.

Statua equestre di Cangrande della Scala

IL SANTUARIO

Una tradizione, o forse leggenda, diffusa tra il popolo, attribuisce l’origine del culto mariano sulla Rocca ad una apparizione della Vergine su un masso roccioso tra le cui fenditure è radicata una secolare quercia che rimane rigogliosa fino 2008.


La devozione popolare porta alla costruzione di una piccola Cappella, dedicata alla Madonna, che segue le sorti della Rocca nelle varie distruzioni e ricostruzioni.


L’opinione più probabile è che il Santuario sia stato eretto dai fedeli in ringraziamento alla Madonna per averli liberati dalla crudele tirannia degli Ezzelini. Il documento di fondazione del Rettorato di S. Maria di Rocca è dato dal testamento del 1247 del nobiluomo Annibale Scala, nel quale è detto:

«Trovandosi padrone della Rocca colle sue pertinenze, vuole che esso luogo sia lasciato ad un prete di buona vita e fama eletto dall’Arciprete e Masser di Cornuda il quale abbia di continuo a far residenza in detto luogo».

Un manoscritto del 1750 racconta di una grazia prodigiosa avvenuta nel 1725, riportandone il racconto della persona stessa graziata, allora ancora vivente. Il signor Pier Francesco Recco narra che, a 12 anni, insieme con un suo compagno, tenta di distaccare dal muro una enorme pietra che vi stava appoggiata. La pietra comincia a rotolare. Il compagno fa in tempo a fuggire, ma Pier Francesco rischia di rimanere inevitabilmente schiacciato. Ha appena il tempo di gridare: «Maria, Vergine di Rocca, salvami!».

I familiari accorsi a quel grido e visto l’accaduto, ne rimangono esterrefatti per lo spavento. Con grande sforzo rimuovono la pietra, e con stupore trovano il fanciullo perfettamente illeso.
Una tavoletta votiva, appesa a lato dell’altare, rappresenta e testimonia ancora la tragica e commovente scena.

Non si conosce l’origine della bella statua della Madonna, con in braccio il Bambino Gesù, rivestita di stoffe preziose e protetta in una nicchia di legno dorato e cristallo. Ben nota però è la devozione che lungo i secoli la popolazione di Cornuda ha tributato alla sua «Madonna di Rocca», come familiarmente la chiama.

Durante la prima Guerra mondiale, il Santuario è al centro della linea difensiva realizzata dopo la rotta di Caporetto, e dal novembre 1917 fino all’offensiva sul Piave ed all’armistizio si trova sotto il tiro dell’artiglieria austriaca. Ingenti sono i danni.

l’8 e il 9 maggio 1848 – la zona ai piedi del santuario fu teatro di uno scontro (noto come battaglia di Cornuda)

Fortunatamente il Rettore, la popolazione ed i soldati accampati sulla Rocca riescono a mettere in salvo la Statua della Madonna, le campane e parte degli arredi sacri.
Solo nel 1920 sono effettuati i restauri necessari e l’8 dicembre di quell’anno, Festa dell’Immacolata, la Statua della Madonna è ritornata nel suo Santuario accompagnata da una lunga processione di fedeli ed accolta dal suono festante delle campane.

1927 – Primo congresso degli amici del PIME (Missionarie dell’Immacolata)

Al presente, prestano il servizio di accoglienza e di animazione dei pellegrini le Missionarie dell’Immacolata di Milano (Pontificio Istituto Missioni Estere) che, in collaborazione con la Diocesi di Treviso, svolgono la loro opera in India, Bangladesh, Brasile, Hong Kong, Guinea Bissau e Cameroun, portando ovunque l’amore e la devozione alla Madonna di Rocca.

autore Don Mario Morra sdb

VIDEO PELLEGRINAGGIO E DOCUMENTARIO:

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FONTI:

http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/calendario/08-09/09-Santuario-Madonna-Rocca.html

https://biscobreak.altervista.org/2017/02/madonna-della-rocca/.

http://www.storiadeisordi.it/2006/04/16/veneto-santuario-della-madonna-della-rocca-di-cornuda-treviso/.

https://www.comune.cornuda.tv.it/Home/Territorio/Arte-Cultura-Natura/Quercia-secolare.html

https://www.mdipime.org/missionarie-immacolata/storia/.

IMMAGINI:
1 Pare che già dal 1247 il luogo venisse chiamato Santa Maria di Rocca. 
2  Nel 1920 si completano i restauri per ripristinare la funzionalità del Santuario dopo i danni della Prima Guerra Mondiale.
3  Restano ignote le origini della bella statua della Madonna venerata nel Santuario di Cornuda.