La Madonna del Giorno (27 Aprile) – Madonna di Montserrat, regione Catalana del Bages, provincia di Barcellona, Spagna

Montserrat è una montagna misteriosa relazionata con l’esoterismo e centro di numerose leggende. Prima di diventare l’Abbazia di Montserrat era un monastero medievale con una cappella che conteneva “la Moreneta”, la Vergine del Montserrat.

L’Abbazia di Montserrat si trova nei pressi di Monistrol di Montserrat nella regione Catalana del Bages, provincia di Barcellona, Spagna.

La leggenda relativa alla Madonna di Montserrat, conosciuta come La Moreneta, racconta che l’immagine in legno raffigurante la Madre di Cristo, fu scolpita da San Luca in Gerusalemme, quindi venne affidata a San Pietro che nel suo lungo viaggio la lasciò a Barcellona ed in seguito all’invasione musulmana per ragioni di sicurezza sarebbe stata portata sulla montagna del Montserrat dove rimase nascosta nella Santa Cova fino all’anno 880… 

Si racconta inoltre che in questo anno, un sabato pomeriggio alcuni bambini che accudivano un gregge videro discendere dal cielo una forte luce accompagnata da una melodia. Questo tornò a ripetersi varie volte. Cercarono il luogo colpito dalla luce, trovarono in una grotta la statua della Madonna che chiamarono la Vergine Nera, “La MORENETA”.

Interiore della Santa Cova

Secondo la leggenda, quando il vescovo seppe del ritrovamento cercò di far trasportare la piccola statua a Manresa, ma non gli fu possibile perché la statua divenne troppo pesante. Il vescovo interpretò questo segnale come il desiderio della Vergine di rimanere nei pressi del luogo del ritrovamento e perciò ordinò la costruzione del santuario.

Ad eccezione dei volti e delle mani, l’immagine è dipinta d’oroUna sua copia è venerata a Sassari ed è patrona del gremio dei sarti (sotto questo titolo la Vergine Maria è comunque venerata in tutta la Sardegna). L’11 settembre 1881, ricorrenza della Festa nazionale della Catalogna, papa Leone XIII dichiarò ufficialmente la Madonna di Montserrat patrona della Catalogna, oltre a beneficiarla di poter tenere una propria festività nel calendario, il 27 aprile.

La Madonna di Montserrat fu poi messa in una cappella e si cominciò a parlare di una serie di miracoli fino a quando, nell’anno 1025, l’Abat Oliba figlio di Oliba Cabreta, Conte di Besalú e di Cerdanya, bisnipote di Wifredo il Villoso fu scelto come abate di Ripoll il quale inviò i monaci benedettini da San Pedro de les Puelles un monastero benedettino di Barcellona, a fondare in quel luogo il Monasterio de Montserrat.

Tuttavia entrando dal Piazzale di Santa Maria, sulla sinistra incontriamo oltre la statua di San Benedetto una scultura che rappresenta il ritrovamento nel 880, epoca in cui visse Giufré el Pilos o Wifredo el Velloso al quale si attribuisce la riconquista ed il ripopolamento avvenuto durante la dominazione araba.

Le analisi del legno con il quale è stata fatta l’immagine sacra, sembra che provenga veramente dai luoghi della Palestina, questo fatto si è potuto verificare nel corso dei commerci con la terra santa, il fatto che sia nera dipende dal fumo delle candele che nel tempo hanno fatto sì che le statua diventasse di color nero.

Le Storie di grazie ricevute e guarigioni miracolose fecero in modo che molte persone si recassero in pellegrinaggio al monastero di Montserrat. Molte sono le donazioni che i credenti lasciarono in beneficio al monastero per cui la semplice cappella nel XII secolo si convertì in una Chiesa romanica. La prospera crescita della Catalogna fece in modo che il monastero e la devozione alla Vergine del Montserrat si estendessero a tutta l’Europa.

Il Monastero si trasformò in Abbazia di Montserrat grazie ai fatti storici relativi Benedicto XIII – Pedro Martínez di Luna conosciuto come il Papa Luna. Il periodo conosciuto come lo Scisma di Occidente (1378 – 1417), vide una lotta ai vertici della chiesa che conseguentemente portò i vescovi a schierarsi per due differenti fazioni: Papi e Antipapi.

Il Re della Corona di Aragona, Martino l’Umano, Martí I l’Humá (1356 1410) (decimo re della Corona di Aragona e ultimo discendente del Conte Guifré el Pilós) fece in modo che il Monasterio de Montserrat appoggiasse l’antipapa Benedetto XIII il quale promosse il Monastero ad Abbazia nominando Marc di Vilalba, Abate di Montserrat (1409). Successive tensioni portarono nel 1462 alla Guerra Civile Catalana.

Guerra Civile Catalana

L’abate di Montserrat Antoni Pere Ferrer, in questo periodo, fu nominato Presidente delle Generalità di Catalogna la cui politica era quella di sostenere le persone influenti che garantivano l’autonomia al Principato di Catalogna tra questi, vi era Carlo di Viana. Per quanto detto, l’Abbazia si schierò contro il Re.

Alla morte del Re Juan el Grand, succede sul trono di Aragona il figlio, Fernando II de Aragón che per volere del padre si era sposato con la cugina Isabella di Castiglia, figlia dello zio e fratello di Juan. Ferdinando II e Isabella la Cattolica, (chiamati i re cattolici), per i fatti sopra riportati, annessero il monastero di Montserrat alla congregazione Benedettina di Valladolid. Quindi Montserrat perse l’autonomia che riconquistò nel 1858 quando venne nominato abate Miguel Muntandes.

Con la scoperta delle Americhe, un frate eremita di Montserrat di nome Bernat Boïl con 12 monaci si recò insieme a Cristoforo Colombo (nel secondo viaggio) per evangelizzare le Americhe. Ancora oggi nelle Piccole Antille nel mar dei Caraibi esiste una piccola isola con il nome di Montserrat.

Nell’Abbazia di Montserrat viene conservata una biblioteca di grande valore sia per quantità che per qualità. Tra i circa 300 mila volumi vengono conservati testi e manoscritti in catalano risalenti al XII secolo anche se le successive devastazioni dovute alla guerra dei francesi o alla legge della mano morta ci hanno privato di reali tesori. E alcuni dati leggendari affermerebbero che nel Monastero di Monteserrat sia stato ospitato il Santo Graal. 

Il Santo Graal è la coppa con la quale Gesù celebrò l’Ultima Cena e nella quale Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue dal costato del Cristo crocefisso.

Sant’Ignazio di Loyola cortigiano del regno di Castiglia, praticando una vita dissoluta nell’ambito della cortenon potette esimersi dal partecipare alla Battaglia di Pamplona (20 maggio 1521) nella quale rimase ferito. Durante la sua convalescenza si recò in visita nel Monastero Benedettino di Montserrat (25 marzo 1522), e dopo una veglia militare probabilmente proprio davanti all’immagine della Madonna di Monteserrat rinunciò alla vita militare appendendo gli abiti proprio davanti all’immagine della Madonna. Entrò successivamente nel Monastero di Manresa in Catalogna, dove praticò una vita ascetica e penitente. In Manresa si può visitare la grotta (La Cava de San Ignacio) dove Sant’Ignazio visse dieci mesi gettando le basi del libro degli “Esercizi Spirituali”. Nel percorso che porta al Tempietto della Madonna del Montserrat, si incontra la copia della spada di San Ignazio di Loyola.

Sant’Ignazio di Loyola

Successivamente l’abate Bartolomeo Garrica nel 1560 costruì un nuovo monastero con i fondi delle donazioni e dei pellegrini, ma con la guerra dei francesi (1811-1812) nella quale venne conquistata la Montagna sacra di Montserrat ed il successivo decreto della “mano morta” del 1835, con il quale lo stato Spagnolo mise all’asta le proprietà terriere appartenenti alle varie congregazioni ecclesiastiche, il monastero venne privato di molti dei suoi beni e tesori.

Con la Guerra di indipendenza Spagnola, Montserrat fu fortificato ben due volte ma nonostante ciò non si salvò dalla distruzione. Il motivo per il quale le truppe di Napoleone conquistarono questo luogo privo di importanza strategica, sono sconosciute.

Interno della Basilica di Montserrat di Ladislaus Hoffner – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53210965

Nel 1881 Leone XIII fece del Monastero un Basilica e la facciata principale fu realizzata nel 1901. Alla ricostruzione parteciparono molti architetti e scultori di Barcellona; Josep Llimona, Antoni Gaudí, Venanci e Agapit Vallmitjana, lo stesso Subirachs e moltissimi altri descritti nella pagina Descrizione del Monastero.

Oggi a Montserrat vivono 80 monaci insieme ai ragazzi della Escolanía conosciuti per la loro bravura. I piccoli cantori, oltre frequentare le scuole nel monastero, studiano musica e canto. Per questo, ogni giorno possiamo ascoltare con piacere le loro voci mentre eseguono un brano tradizionale in onore della Madonna di Montserrat, El Virolai che inizia con queste parole:

“Rosa d’abril, Morena de la serra, de Montserrat estel”

(Rosa d’Aprile, Morena de la Sierra, stella di Montserrat)

La Montagna del Montserrat con la sua Vergine è un posto di pellegrinaggio per molti credenti ed è una visita turistica obbligata dove si può ammirare l’immensa bellezza della natura senza contare che è il simbolo del paese catalano, in quanto l’11 settembre del 1884, Papa Leone XIII dichiarò la Vergine di Montserrat Co-patrona di Catalunya. Il co-patrono è San Jorge o Sant Jordi o San Giorgio di Capadocia.

Curiosamente nello stesso giorno, ricorre anche la festa della Diada, Festa Nazionale di Catalunya, che celebra la perdita dell’autonomia e delle istituzioni proprie del Principato di Catalunya durante la guerra di successione combattuta contro le truppe di Filippo V nel 1714, chiudendo così un ciclo storico iniziato circa mille anni prima.

VIDEO PELLEGRINAGGIO:

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FONTI:  

http://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_di_Montserrat

https://biscobreak.altervista.org/2014/04/madonna-di-montserrat/.

http://www.santuarimariani.org/sm-europa/e-spagna/eu-e-spagna3bvmonserrat.htm

https://www.montserrat-tourist-guide.com/it/attrazioni/madonna-nera-montserrat-spagna.html

https://www.montserrat-tourist-guide.com/it/attrazioni/basilica-di-montserrat.html

http://www.angolohermes.com/Speciali/Spagna/Montserrat/Montserrat.html

https://it.aleteia.org/2015/12/08/che-cose-veramente-il-santo-graal/.

 

FOTO:

Di Ladislaus Hoffner – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53210965

http://www.angolohermes.com/Speciali/Spagna/Montserrat/Montserrat.html

https://historiaespana.es/edad-media/guerra-civil-catalana

https://www.stpauls.it/gio97/4097gi/4097gi4b.htm