La Madonna del Giorno (30 Agosto) – (PRIMA PARTE) – Apparizione di Tinos: “La Evangelístria” Nel Isole Cicladi, Grecia

Introduzione:

A Tinos, una piccola isola dell’Arcipelago delle Cicladi, tra Europa e Asia, sorge il Santuario nazionale della Grecia dedicato alla Panaghía Evangelístria, ossia la “Tuttasanta dell’Annunciazione”. Situata nei pressi della celebre Delos, l’isola di Tinos ebbe vari nomi nell’antichità greco-romana: Ophiussa perché infestata da serpenti; Hydrussa perché ricca di sorgenti di acqua; Anemussa perché esposta a implacabile vento e burrasca marina. Governata da Venezia a partire dal 1207, passò sotto la dominazione turca nel 1714. Dopo il Risorgimento greco, Tinos ebbe un ultimo appellativo, quello di Isola della Madonna, per il gran numero di chiese e monasteri, e soprattutto per il suo Santuario della Panaghía Evangelístria, sorto in seguito a fatti prodigiosi. Numerose feste attirano Pellegrini dalla Grecia e da ogni dove, specie il 15 Agosto, festa della Dormizione di Maria, che si trasforma in periodo di straordinario fervore, che per un mese fa dell’isola il centro e il cuore del Cristianesimo greco.

Il Santuario dell’Evangelístria

Il Santuario, la cui costruzione risale al 1830, fu arricchito nel suo interno d’oro e di pietre preziose, per accogliere la santa icona ritrovata in circostanze meravigliose, come si vedrà qui di seguito. Nel 1835, un Decreto reale lo dichiarò Pellegrinaggio di tutti gli Ortodossi, mentre i Cattolici l’hanno chiamato la Lourdes dell’Egeo per la sua ideale affinità con il Santuario francese dei Pirenei: vi si parla di penitenza, di conversione, di riconciliazione, di fiducia e speranza nell’intercessione della Vergine Maria per i tanti afflitti e malati nell’anima e nel corpo.

Nel 1972, un altro Decreto ha definito Tinos Isola Sacra per il valore della icona miracolosa Panaghía Evangelístria.
Il Santuario si presenta oggi come una bianca imponente costruzione, circondata da vasti locali per l’accoglienza di Pellegrini e affiancata da una doppia larga scalinata; domina col suo alto campanile il capoluogo che si estende ad anfiteatro su una baia mozzafiato ai suoi piedi.

Veduta panoramica del porto di Tinos, nelle Isole Cicladi.

Nell’interno della Basilica, verso il centro, si erge il trono dell’Evangelístria, un ricco tabernacolo marmoreo che custodisce l’icona della Vergine Annunziata quasi completamente coperta di gioielli che impediscono di distinguere i personaggi sacri riprodotti e il loro volto.

Si accede direttamente al Santuario attraverso un viale spazioso che, in ricorrenze solenni, diventa il teatro di scene particolarmente commoventi: giovani che salgono, trascinandosi in ginocchio; adulti in tuniche nere per sciogliere un voto; malati distesi sui loro lettini e in attesa, all’ora della processione, che la sacra effigie sfiori i loro corpi; pellegrini che inviano, ad alta voce alla Madre di Dio, invocazioni e suppliche commoventi. Nell’interno, il pellegrino anche più superficiale si sente commosso, quasi suggestionato dall’atmosfera di fede che vi si respira, espressa in ex-voto di ogni genere, specialmente navi in miniatura, appese dovunque; candele e lumi ad olio luccicanti in ogni angolo; fedeli a piedi nudi che versano dell’olio profumato o bruciano incenso davanti all’edicola sacra.

(fine della PRIMA PARTE – continua domani con la storia del ritrovamento)

Tratta da:

http://www.mariadinazareth.it/Europa%20Cristiana/Luoghi%20di%20cult…

http://www.stpauls.it/madre06/0508md/0508md17.htm