La Madonna del Giorno (30 Aprile) – MADONNA DI CAPOCOLONNA, Crotone, Calabria, Italia

STORIA DELL’ICONA

Sul Capo Lacinio – o delle Colonne- sorgeva un tempio pagano dedicato alla Dea Madre, Hera Lacinia,

e fonti attendibili parlano di un pellegrinaggio a quei tempi, in primavera, per celebrare la “fertilità”, la “vita”. Quando venne “la pienezza dei tempi” (Gal. 4,4), con il Cristianesimo, il culto si spostò alla “Madre del Signore e della Chiesa”, a Maria. Simbolicamente si può dire che il crollo delle tante colonne di quel tempio antico e del permanere di “una sola” di esse è come una indicazione del crollo delle tante divinità pagane ed il rimanere di “Maria” la sola “Colonna” del mondo che portò Cristo “pietra angolare della storia” (I Pt 2,6).

L’unica colonna del tempio rimasta in Capocolonne

Un’antica tradizione vuole che l’Icona sia stata portata a Crotone dallo stesso San Dionigi, il convertito da S. Paolo, rimanendovi come primo Vescovo; e secondo questa tradizione il dipinto sarebbe opera di San Luca evangelista.

I TURCHI e LA MADONNA

Il primo giugno 1519, i turchi sbarcarono a Capocolonna. Il Quadro della Vergine già esistente, cadde nelle loro mani; questi fecero un rogo per bruciare la tela, ma il fuoco, nonostante fosse acceso da tre ore, non scalfì l’immagine irradiante di luce.

I turchi decisero di portare via il Quadro facendo rotta per la foce del Neto, ma la galea rimase ferma nonostante lo sforzo dei rematori. I turchi gettarono in mare la tela e la galea si mosse agevolmente, mentre il Quadro approdò in un podere presso l’Irto di Capo Nao. Un pescatore contadino, Agazio Lo Morello, lo trovò e lo nascose in una cassapanca. In punto di morte, rivelò al suo confessore il segreto.

Quadro del Boschetto (1904): rappresenta il tentativo dei Turchi di dar fuoco nel 1519 all’effigie della Madonna, da essi sottratta alla chiesetta ad ella dedicata. Nonostante ciò, il quadro non bruciò, lasciando stupefatti gli infedeli che, increduli, la buttarono in mare.

Nel 1638 i turchi assediarono la città; il popolo si strinse attorno alla Sacra Icona esponendola sulle mura della città. I turchi alla vista della Vergine, atterriti, si ritirarono e fuggirono via. Crotone fu salva! Nel 1749 Mons. Costa, Vescovo di Crotone, devotissimo della Madonna per dar maggior risalto alla Sacra Immagine, laminò in argento la tela.

Quadro di Filippo De Falco (1904): rappresenta il miracolo della Vergine che protegge e libera dall’assedio turco del 1638 i crotonesi, arroccatisi nella città.

TERREMOTO E PESTE

L’8 marzo 1832 il terremoto seminò distruzione in tutta la Calabria. A Crotone non si ebbero vittime nonostante una grande rovina di edifici. I crotonesi, nella loro fede, ascrissero ciò all’intercessione della B. V. Maria di Capocolonna e costruirono, allora, la piccola edicola che rimane ancora, in largo Umberto I. Luogo dove i crotonesi si erano accampati per diversi giorni. Nel 1851 la Vergine salvò Crotone da una grande epidemia di colera. Nel 1877 iniziò la pia pratica della “Sabatina” che si continua ancora il sabato di ogni settimana.

Il 7 maggio del 1893 la B. V. Maria nella sua Icone fu incoronata col Decreto del Capitolo Vaticano. Il 1908 Crotone fu risparmiata dal grande terremoto. Il 1928 il Quadro fu decorato da artistica cornice d’argento. Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre del 1983 un sacrilego furto privò l’Immagine della Madonna dei suoi gioielli.

LA FESTA

Le feste mariane in onore della Madonna di Capocolonna si celebrano nel mese di maggio ed ogni sette anni con particolare solennità. Il 30 aprile il quadro viene deposto dall’altare particolare della cattedrale di Crotone e posto a fianco dell’altare presso la navata centrale, il giovedì della seconda settimana del mese i fedeli si ritrovano per il rito del “bacio”, in cui, successivamente alla messa, l’immagine viene baciata; il sabato della seconda settimana del mese viene portato in processione nelle vie della città fino a raggiungere l’ospedale civile “San Giovanni di Dio“, dove l’arcivescovo di Crotone o il parroco della cappella dell’ospedale tengono una breve preghiera di ringraziamento, e successivamente riaccompagnato in Cattedrale, che per l’occasione resta aperta fino a tarda ora.

L’Icona bizantina esposta nel Duomo di Crotone prima del pellegrinaggio per il rito del “bacio”

Il mercoledì della terza settimana del mese viene aperta la fiera che si snoda lungo Viale Regina Margherita, presso il castello di Carlo V, costeggiando il porto commerciale, e presso lo stadio Ezio Scida. Il terzo sabato del mese avviene il grande pellegrinaggio a Capo Colonna, promontorio distante circa 15 km dalla città, che si svolge durante tutta la notte, dopo che il quadro esce dalla basilica verso l’una di notte, salutato dai fedeli.

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Il dipinto arriva, in processione, prima presso il cimitero, durante la quale viene recitata un’omelia dal vescovo della diocesi, successivamente riprende il cammino ed arriva a Capo Colonna alle prime luci dell’alba, e ivi risiede per tutta la giornata di domenica. Sul far della sera questo viene imbarcato e portato via mare al porto turistico di Crotone, salutato al suo rientro da fuochi artificiali. Via Poggioreale, la strada principale di Crotone che conduce dal centro della città al lungomare, illuminata in occasione della festa.

I festeggiamenti perdurano per tutto il mese con i bambini delle scuole elementari che visitano a turno la cattedrale e con lo svolgimento del Festival dell’Aurora. La festa si chiude il 31 del mese, con la riposizione del quadro nell’altare privilegiato della basilica.

Quadri minori e l’originale – Roma, Sala del Giubileo, Complesso del Vittoriano 22 aprile 2008: l’orafo-artista Gerardo Sacco presenta la mostra “Racconti preziosi di Gerardo Sacco” Dalla Magna Grecia al terzo millennio la cultura, l’arte, la storia e le tradizioni italiane attraverso l’oro, l’argento e le gemme.

Ogni sette anni la festa è maggiore, il quadro portato in processione non è la miniatura moderna, ma il quadro originale: i festeggiamenti sono prolungati e il quadro, al rientro, non viene imbarcato e portato via mare, bensì posto su un carro trainato da buoi e percorre la via inversa a quella compiuta la sera prima; i pellegrini in questo caso seguono il quadro anche al rientro. In giorni prefissati, all’alba, si tengono dei concerti presso il promontorio di Capo Colonna.

Nel 2008 sono state apportate delle modifiche al quadro grande mettendo, grazie a Gerardo Sacco, 12 stelle che prima aveva la Madonna. Le stelle che aveva prima sono state rubate tempo fa.

VIDEO PELLEGRINAGGIO:

video da: http://www.cn24tv.it/news/68505/la-festa-della-madonna-di-capocolonna-tra-fede-e-devozione.html

Fonti

https://briganteggiando.it/2012/05/06/qualche-curiosita-sulla-madonna-di-capo-colonna/.

http://www.mariadinazareth.it/Immagini%20Miracolose/santuario%20di%20capocolonna.htm

https://biscobreak.altervista.org/2014/04/madonna-capocolonna/.

https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Santa_Maria_di_Capo_Colonna

https://www.lamadredellachiesa.it/lincredibile-storia-della-madonna-bruna-di-capocolonna/.

http://www.santuariomadonnadicapocolonna.it/index_new.html

http://www.cn24tv.it/news/68505/la-festa-della-madonna-di-capocolonna-tra-fede-e-devozione.html