La Madonna del Giorno (30 Giugno) – MADONNA DEI MARTIRI, MOLFETTA, Bari, Puglia, Italia

ORIGINI

Molfetta, situata sulla costa Adriatica a 25 km a nord di Bari, è un centro commerciale attivo con un mercato ittico ed ortofrutticolo tra i più fiorenti della Puglia, ed una flotta peschereccia, la più numerosa del basso Adriatico.

Ha una popolazione di 66.839 abitanti. Le sue origini risultano incerte. Alcuni storici affermano sia stata fondata dai Greci, altri dai Romani e altri ancora dai Dalmati. In ogni modo le prime notizie certe risalgono al secolo decimo, quando su atti notarili compare il nome di Melphi.

Nei primi anni del Mille i Benedettini, provenienti dall’Abbazia di Santa Maria di Anzi (Potenza), costruiscono, nei pressi della città, una chiesa con il Monastero di Santa Maria e San Giovanni. Nel 1095 Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, amplia il Monastero e costruisce due Ospedali per i Crociati, per curare cioè i pellegrini ammalati ed i feriti reduci dalla Terra Santa. La Chiesa ed il Monastero conservano il nome di Santa Maria, mentre l’Ospedale, del quale sussiste ancora una corsia, prende il nome di San Giovanni.

Siccome molti dei Crociati, affranti dalle sofferenze, terminano in questo Ospedale la loro esistenza, nel 1162 Guglielmo primo re di Napoli, costruisce un cimitero per la loro sepoltura (la carnaria), ed in seguito costruisce un bellissimo Tempio in onore della Madonna sotto il titolo di Regina dei Martiri, in ricordo dei valorosi testimoni della fede che hanno combattuto per l’onore di Cristo.

L’icona della Madonna della dolcezza

Verso la fine del secolo dodicesimo, i Crociati sono sconfitti dalle armate turche ed i fedeli, scampati all’eccidio, sono costretti a rifugiarsi in Occidente, portando con sé quanto di prezioso possono avere.

È così che molte Reliquie ed Immagini sacre vengono dall’Oriente ad arricchire le Chiese delle nostre regioni. Tra queste vi è l’Icona della Madonna che i Crociati nel 1188 portano a Molfetta e collocano sull’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria.

È un dipinto ad olio, su tavola di cedro, di cm 100 u 66, raffigurante quella che i Greci chiamano la “Madonna della dolcezza” perché è l’immagine dell’amorevolezza di una mamma verso il proprio figlio. La Madonna tiene in braccio sulla sinistra, il lato del cuore, Gesù Bambino che bacia ed abbraccia la mamma; con la mano destra Maria indica Gesù, a significare che Lei è la via che porta Lui, quasi a dire “andate a Lui”. Negli angoli, in alto due Angeli reggono un drappo ornamentale. L’icona prende il nome di “Madonna dei Martiri”.

La devozione ed il culto alla “Madonna dei Martiri” vanno crescendo, i favori e le grazie ricevute si moltiplicano ed il Santuario è progressivamente abbellito di marmi pregiati e d’opere d’arte. La Madonna è una sicura protezione contro le forze avverse della natura e le incursioni dal mare. I Turchi invadono Molfetta ed incendiano il Santuario, ma l’icona della Madonna resta illesa.

Nel conclave del 24 agosto 1484, il Vescovo di Molfetta, Giambattista Cibo, è eletto Papa col nome di Innocenzo VIII; egli subito, con bolla pontificia del 1° giugno 1485, concede indulgenze a favore del culto della Madonna dei Martiri, nella domenica in Albis e nella festa dell’8 settembre.

L’11 maggio 1560, un terribile terremoto distrugge molte città della Puglia, ma lascia illesa Molfetta. In quella circostanza il Municipio delibera di mettere l’immagine della Vergine sullo stemma civico della città. La Cittadinanza fa voto di recarsi, con il Clero, le Autorità ed il Popolo tutto, in pellegrinaggio al Santuario l’11 maggio di ogni anno. Questa ricorrenza, che tuttora si ripete, va sotto il nome di «La Medonne du Tremelizze» (Madonna del Terremoto). L’immagine della Vergine, però è rimossa dallo stemma civico alla fine del 1800.

Nel 1840 un cittadino di Molfetta, Valente Mauro Oronzo, per grazia ricevuta, dona al Santuario una statua in legno, realizzata dallo scultore napoletano Giuseppe Verzella, raffigurante la Vergine con il Bambino e due Angeli che pongono sulle spalle della Madonna un artistico manto di stoffa, secondo il modello dell’antica icona.

Con la nuova statua, benedetta dal Vescovo nella Cattedrale e portata solennemente in processione al Santuario, si moltiplicano le iniziative in occasione della festa dell’8 settembre.

SAGRA DEL MARE

Risale al 1846 la “Sagra del mare”, così descritta dal Canonico Primicerio Samarelli:

“Collocata al centro di una coppia di paranze, appositamente sorteggiate ed addobbate di pavesi, dopo esser stato percorso un buon tratto di mare dalle ore 14,00 alle 17,00 con largo seguito di barchette, la statua veniva deposta sulla terraferma. Di qui s’iniziava la processione terrestre: prima meta era il Duomo, dove si teneva esposto il mezzo busto d’argento di San Corrado, patrono della Città, poi, seguendo un itinerario vasto, la statua veniva portata per le vie della città accompagnata da un gran numero di fedeli”.

Oggi la Sagra di settembre è ben poco cambiata rispetto al passato; si è solo arricchita di luminarie, fuochi pirotecnici, concerti d’opera ed altro. Essa rappresenta il culmine dei festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri, preceduti dalla solenne Novena e da momenti di culto semplici, ma molto significativi.

La rapida evoluzione a cui assistiamo nei nostri giorni, che tutto travolge e cancella, che fa dimenticare le cose care di ieri per presentarci continuamente nuovi idoli ed attrazioni effimere, non ha cancellato dal cuore degli abitanti di Molfetta, ovunque si trovino, l’amore grande per la Madonna dei Martiri e per la festa solenne dell’8 settembre.

Autore: Don Mario Morra SDB

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FONTI:

Libro – Maria SS. dei Martiri, Molfetta. Storia, preghiere, Molfetta, Mezzana 1986. 

Sito Ufficiale dal Santuario: http://www.madonnadeimartiri.it/.

http://www.donbosco-torino.it/ita/Maria/calendario/06-07/06-Madonna_dei_Martiri.html

https://www.ofmpugliamolise.it/convents/29-madonna-dei-martiri