La Madonna del Giorno (31 Gennaio 1495) – MADONNA DELLE GRONDICI, Tavernelle di Panicale, Perugia, Umbria

Il santuario che La ospita fu eretto in seguito alla resurrezione di un bambino, da qui l’appellativo “Grondici” che deriva da “suggrunda”: gronda o tettoia che i Romani indicavano come sepolcro dei bambini minori di 40 giorni di vita. Qui venivano portati i bambini morti senza battesimo.

Le Grondici, che dette il nome al Santuario, è una località a pochi chilometri da Tavernelle, nel comune di Panicale (Perugia) e trae il suo appellativo dal termine latino sub grunda, sotto la gronda (del tetto) luogo scelto per deporvi gli infanti morti senza battesimo, e qui richiamarli in una resurrezione temporanea al fine di amministrare il sacramento del battesimo ed avere una degna sepoltura.

Secondo la teologia medioevale, i bambini morti senza battesimo erano destinati al limbo e non avevano diritto ad essere sepolti in un luogo consacrato, ma i loro corpicini erano deposti a fianco della casa natale, appunto “sub grunda”.

Come molti altri Santuari, anche questo delle Grondici, fu eretto, con le offerte dei devoti e dei fedeli, sopra un’edicola mariana, presso la quale due genitori avevano portato il proprio figlio, morto soffocato subito dopo la nascita, per ottenere il miracolo della resurrezione.

Da un’iniziale edicola campestre ad un vero e proprio (piccolo) santuario, il passo è breve! All’interno dello stesso doveva trovarsi una prima immagine votiva di Maria Vergine. Con il passare del tempo ed a seguito di un culto crescente, questa venne sostituita o semplicemente affiancata da una nuova e più grande immagine (Gonfalone processionale) commissionata nel 1495 da frate Matteo a Gregorio Teutonico, che ritraeva una Maestà con in braccio il bambino Gesù, stretti tra i santi Sebastiano e Rocco che si venera all’interno del santuario. Sull’immagine la data del 31 gennaio.

La presenza di San Rocco e San Sebastiano, protettori contro la peste, sottolinea che all’epoca il ruolo di santuario “à répit” era secondario rispetto a quello di protezione contro la peste soprattutto durante l’epidemia che flagellò la regione proprio nel 1495.

In seguito il santuario della Madonna delle Grondici divenne “multi-terapeutico”, ma rimase sempre anche il santuario della fertilità, tanto che ancora oggi vi ricorrono le donne sterili e le madri che hanno bisogno di protezione per i loro figli.

Il culto nei confronti del Santuario rimane invariato nei secoli. La comunità locale gestiva come meglio poteva questo santo luogo. Frati Eremiti (tanto laici quanto sacerdoti) o custodi affittuari si alternarono nel corso degli anni, costituendo intorno al Santuario una pia e devota comunità di seguaci.

Monsignor Giovanni Battista Rosa, Arcivescovo di Perugia, a seguito di alcune vicende, decise di acquistare Santuario ed abitazione annessa dal Municipio di Panicale. Monsignor Sebastiano Lucaroni ne divenne il primo Rettore. Si effettuarono lavori di miglioramento dell’intero complesso.

Il 1° luglio 1931, don Valentino Gallina diventa il secondo Rettore del Santuario, come parroco residente. Fonda la “Pia Unione della Madonna delle Grondici”, inserendovi tutti i benefattori; compone la musica per l’inno della Madonna delle Grondici. Nel 1940, inaugura la nuova strada di accesso e l’8 ottobre 1950, alla presenza di S.E. mons. Mario Vianello, posa la prima pietra dell’erigendo santuario. Il rustico viene terminato il 25 giugno 1955.

Il 28 luglio 1958, don Nazzareno Marchesi diventa parroco della parrocchia di Macerato e allo stesso tempo collaboratore del Santuario, affiancato in questo compito dal parroco di Oro e di Fontignano. Fino al 3 aprile 1965, quando mons. Raffaele Baratta, arcivescovo di Perugia, nomina don Nazzareno Marchesi direttore responsabile del Santuario. Nel corso dei decenni di gestione, don Nazzareno porta il Santuario allo splendore attuale, ampliandone i locali e costruendone dei nuovi accanto.

PREGHIERA ALLA MADONNA DELLE GRONDICI

O Madonna delle Grondici, prostrati dinanzi alla vostra cara immagine.

Vi salutiamo e invochiamo Madre di tutte le Grazie celesti e terrene.

Non ci venga mai meno la vostra benigna protezione, e volgete dal cielo sopra di noi il vostro sguardo pieno di bontà e di misericordia.

Illuminate sempre l’anima nostra, perchè non si estingua in noi la fiaccola della fede.

Brillate sempre dinanzi alle nostre coscienze, perché possiamo imitare le vostre virtù.

Custodite sempre l’innocenza dei nostri fanciulli, siate la speranza dei moribondi, il rifugio dei peccatori, la forza dei deboli, il conforto dei mesti.

O generosa Dispensatrice di ogni grazia sorridete alle nostre speranze, consolate la nostre sventure, tergere le nostre lacrime, sollevateci dalle nostre miserie, difendeteci dai nostri nemici, salvateci nell’ora del pericolo, dalla tentazione e dalla rovina.

O Maria, otteneteci da Dio la grazia suprema di vivere in cielo a cantare in eterno la vostra gloria e il vostro amore.

Amen. Così sia.

Tre Ave e un Gloria

Fonti:

http://www.iluoghidelsilenzio.it/santuario-della-madonna-delle-grondici-tavernelle-pg/;

https://www.madonnadellegrondici.it/.

https://it-it.facebook.com/madonnadellegrondici/

https://www.umbriatourism.it/it/-/santuario-della-madonna-delle-grondici-panicale.

https://biscobreak.altervista.org/2017/01/madonna-delle-grondici/.