La Madonna del Giorno (4 gennaio 1417) – Madonna delle Rose, Albano Sant’Alessandro, Bergamo, Italia
A pochi chilometri da Bergamo, sulla via per Trescore Balneario, in una amena pianura, giace Albano Sant’Alessandro, cittadina illustre per la sua origine romana, per tante vicende storiche e per sanguinose battaglie tra Guelfi e Ghibellini. Oggi è rinomata per il bel Santuario della Madonna delle Rose.
Nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio 1417, due mercanti romagnoli, diretti da Brescia verso Bergamo, si trovano sperduti in una boscaglia nei pressi del villaggio chiamato Albano. Bergamo è a soli otto chilometri, ma per loro non c’è via di scampo: nel buio, tra rovi ed acquitrini coperti dalla neve, si sentono morire di freddo e di paura. Si rivolgono quindi con fervore al Signore, invocano la Madonna e fanno voto di costruire una Cappella, se riescono a liberarsi da quella disperata situazione. Improvvisamente dal cielo, raggi di luce rompono le tenebre ed una striscia di rugiada luminosa indica loro il cammino. Con animo sollevato e riconoscente seguono quel sentiero che sembra loro dire:
«questa è la via, camminate per essa!»,
fino al suo sbocco nella strada maestra ritrovata, quindi, accompagnati da un amico chiarore, in brevissimo tempo raggiungono la città di Bergamo. Il loro desiderio è quello di ringraziare subito la Vergine, entrando nella basilica di Santa Maria Maggiore, ma questa chiesa, data l’ora della notte, è ancora chiusa. Trovano riparo nella vicina torre diroccata, rovinata dalle guerre, rimasta abbandonata ed aperta. Vi entrano timorosi ed incerti per il buio fitto che vi regna, col desiderio di raccogliersi in preghiera, ma subito un grande bagliore li blocca e li avvolge: alquanto elevata da terra, seduta su un serto di rose che la circondano completamente, appare la Vergine Immacolata con stretto al petto il Bambino Gesù che stringe egli pure in una mano un piccolo mazzo di rose bianche, in atto di offrirlo alla Mamma. Gli occhi della Madonna e quelli del Divin Figlio sono rivolti compiacenti verso i due mercanti, fuori di sé da quello spettacolo di paradiso.
Veramente dolcissima questa apparizione di Maria Vergine con in braccio un bambino Gesù che le offre delle rose, come non commuoversi davanti ad un tale splendore!
Il luogo dell’apparizione venne chiamato, da quella notte, il Colle di Rosate.
Fattosi giorno, la notizia si diffonde in un baleno, giunge al Vescovo ed alle Autorità civili; da tutti il fatto prodigioso è giudicato come segno di benevolenza da parte del cielo per la città di Bergamo afflitta da tanti problemi, per l’Italia martoriata da inimicizie e discordie, per la Chiesa straziata dalla divisione dello scisma. San Bernardino da Siena, che in quei giorni si trova in Bergamo, giudica una benedizione della Madonna quella notturna apparizione.
Lo stesso santo ebbe inoltre un’apparizione della Madonna, sempre nel 1417, a Siena. La Santa Vergine apparve con grande splendore al francescano (al secolo Bernardino degli Albizzeschi 1380-1444), promettendogli di aiutarlo nella sua opera di conversione dei peccatori.
Tutti sono intenzionati ad erigere un Tempio in riconoscenza per tante grazie da parte della Madonna, e ne informano il nuovo Papa Martino V, eletto dal Concilio di Costanza l’11 novembre di quello stesso anno 1417. Fu proprio il Papa ad autorizzane la costruzione.
Le pratiche burocratiche però si dilungano; i due fortunati veggenti ritornano ad Albano, sul luogo della prima visione, comperano il terreno proprio nel punto in cui il sentiero di luce si immise nella strada maestra per Bergamo, e vi costruiscono la Cappelletta che richiamerà la devozione dei fedeli per 438 anni. La devozione alla Madonna delle Rose fu riaccesa ad Albano all’inizio del diffondersi dell’epidemia di colera del 1855. Il parroco non solo esortò la sua gente a ricorrere alla Madonna delle Rose, ma anche a fare ad essa il voto di erigere un santuario al posto della cappella se avesse fatto cessare il contagio. Il contagio cessò e il 20 settembre del 1855 si iniziò la costruzione del santuario, che venne aperto al culto nel 1883.
Con il 1900, l’abside e la cupola del Tempio sono ornati degli affreschi di Luigi Tagliaferri, le pareti laterali sono abbellite con i quadri della Natività di Maria e della Deposizione di Gesù dalla croce di Vittorio Manini; il quadro centrale dell’Apparizione ed i medaglioni della volta sono di Arturo Compagnoni.
Grande desiderio dei fedeli sarebbe stato vedere l’Immagine della Madonna delle Rose incoronata nel 1917, quinto centenario dell’Apparizione, ma l’immane guerra che affligge il mondo intero lo impedisce, rinviando la solenne cerimonia al 14 settembre del 1920.
Autore: Don Mario Morra SDB
VIDEO PELLEGRINAGGIO:
Fonti:
Rivista “Maria Ausiliatrice”, gennaio 2006; www.donbosco-torino.it; http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20albano%20sant’alessandro.htm
https://biscobreak.altervista.org/2014/01/madonna-delle-rose/.