La Madonna del Giorno (6 Ottobre) – Madonna della Consolazione, Massa Lombarda, Ravenna, Emilia Romagna, Italia
Fuori “Porta del Brabante”, verso Lugo, si trovava, all’incrocio con la carraia del bosco, una chiesetta con annesso piccolo convento appartenente ai Carmelitani. Si chiamava Celletta, nome che poi passò anche alla strada stessa. Allora veramente di strada non si poteva parlare: era una carreggiata che conduceva al grande bosco detto di San Paolo e di Bagnarolo. Ai lati della strada stavano due fossati che portavano l’acqua nel canale Bagnarolo.
Si vuole che in questi boschi, lungo il sec. XVI avvenissero spesso fatti d’arme dovuti ai banditi infestanti la zona, ricordati più volte anche nei libri parrocchiali dei morti intorno all’anno 1591. In ricordo della uccisione di un capitano delle truppe regolari, avvenuta presso la Celletta, dai parenti di origine faentina, fu posta sopra un albero una immagine della Madonna, in ceramica. L’immagine poi col tempo sarebbe caduta nel fossato sottostante e qui sarebbe rimasta sepolta, tra le foglie e il terriccio, per molti anni.
Effettivamente la sacra Immagine della Madonna della Consolazione può essere una ceramica del sec. XVI di fattura faentina, come suggeriscono la composizione e i colori.
La tradizione vuole che nel 1747 il missionario San Leonardo da Porto Maurizio (canonizzato da Pio IX nel 1867), durante le SS. Missioni che si tennero a Massa Lombarda dal 27 gennaio al 15 febbraio di quell’anno, parlando in piazza, insistesse spesso sul concetto che presto sarebbe stato scoperto a Massa un “tesoro” e indicava con la mano il bosco di Bagnarolo. Vollero molti ricordare queste parole del Santo Predicatore quando l’11 dicembre 1793 certo Giacomo Pasotti, abitante nel podere Sbarra di proprietà della Confraternita di Santa Maria Assunta, mentre sistemava i fossi della possessione, trovò l’Immagine che venne spezzata dalla vanga e subito puntata da certo Burnazzi Antonio, fabbro ferraio di Massa.
Questa immagine venne appesa a un albero nel luogo del ritrovamento e diventò subito oggetto di grande venerazione. Fu un accorrere di fedeli anche da luoghi lontani: ogni sera sul luogo si recava un Sacerdote per la recita delle Litanie. Seguirono anche guarigioni che fecero gridare al miracolo.
Moltissime sono le tavolette votive che si conservano ancora oggi e che risalgono anche fino a quei primi tempi.
Tavoletta PGR del 1843 con sullo sfondo veduta di Massa Lombarda
Nel 1794 il Cardinale Barnaba Chiaramonti, Vescovo di Imola (che fu poi Pio VII) portatosi sul posto a venerare l’Immagine, stabilì di costruire una chiesetta in onore della Madonna: nel frattempo con le offerte raccolte si erigesse una cappella provvisoria presso l’albero, sul ciglio della carraia.
La chiesetta provvisoria fu benedetta solennemente il 14 settembre 1794 con largo consenso di popolo e alla presenza del pubblico magistrato, di tutto il Clero, dei Padri Carmelitani, dei Padri dell’Osservanza e delle sei confraternite assai fiorenti a Massa Lombarda: quella del Santissimo Sacramento, di Santa Maria Assunta dello Spedale, del Rosario, di San Giuseppe, di Santo Antonio da Padova e della Beata Vergine Addolorata. Alla Celletta, sul crocevia, era stato eretto un arco di trionfo in legno e si era fatta l’illuminazione alla porta del Castello.
La costruzione dell’attuale Santuario cominciò poco dopo, su disegno e fattura dell’Architetto massese Zaccaria Facchini: la prima pietra fu benedetta dal Cardinal Chiaramonti la terza domenica di ottobre 1797.
Durante l’invasione francese i fondi preparati per il Santuario furono confiscati e la fabbrica conobbe una lunga sosta. Fu ripresa soltanto nel 1812 e terminata l’8 settembre del 1914. L’inaugurazione riuscì oltremodo solenne, con la partecipazione dell’intera città e la presenza di numerosi pellegrini fin dalla Toscana e dalle Marche.
Lungo il sec. XIX varie volte la venerata Immagine fu portata in città; sia per circostanze liete, sia per casi di gravi flagelli, come avvenne nel 1855 a motivo dell’imperversante colera.
Massa Lombarda ne rimase praticamente indenne e attribuì questo fatto alla celeste protezione della Madonna della Consolazione: il Municipio, in segno di riconoscenza la dichiaro “Patrona e Regina di Massa Lombarda e suo Territorio” e ne chiese la l’incoronazione che ebbe luogo per ministero del Cardinal Gaetano Baluffi, Vescovo di Imola il 5 settembre 1858.
FONTI:
Tratto da “Un passato che rimane presente” di Don Orfeo Giacomelli
Sito Ufficiale: http://parrocchiesanpaoloesangiacomo.it/chiesa/santuario-madonna-della-consolazione/