La Madonna del Giorno (7 Ottobre 1571) – MADONNA DEL SANTO ROSARIO

Questa ricorrenza mariana affonda le sue radici nel rigoglioso sviluppo delle confraternite del Rosario che caratterizzò la seconda metà del XV secolo.

Beato Alano de la Roche

La più antica confraternita del Rosario di cui si abbia memoria è quella fondata a Douai (Francia) dal domenicano Alano de la Roche (†1475). Fu lui che praticamente diede al Rosario la struttura che è giunta fino a noi, cioè la divisione in 15 decine di Ave precedute dal Pater e unificate dalla meditazione di un unico mistero gaudioso, doloroso o glorioso. Giusto cent’anni dopo il papa domenicano san Pio V (†1572), attribuendo particolarmente all’efficacia del Rosario la vittoria della flotta cristiana contro i turchi a Lepanto (7 ottobre 1571), espresse la volontà di commemorare l’anniversario con una festa in onore della B.V. Maria della Vittoria.

B.V. Maria della Vittoria nella Battaglia di Lepanto

Festa che concesse per privilegio già nel 1572 a una confraternita del Rosario di Barcellona. Fu il suo successore Gregorio XIII che nel 1573 permise di celebrare una «festa del Rosario» nella prima domenica di ottobre in tutte quelle chiese o cappelle dove vi fosse un altare omonimo o una confraternita del Rosario. Clemente XI nel 1716, dopo la vittoria riportata a Petrovaradin (Serbia settentrionale) ancora una volta sui turchi dagli eserciti cristiani guidati dal principe Eugenio di Savoia – Carignano (5 agosto 1716), estese la festa a tutta la cristianità inserendola nel calendario romano alla prima domenica di ottobre. Nel 1913 san Pio X la collocò opportunamente alla data fissa del 7 ottobre e tale è rimasta anche nella riforma del calendario del 1969.

La «festa del santissimo Rosario», com’era chiamata prima della riforma del calendario del 1960, compendia in certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri diGesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di quindici momenti della vita di Maria e di Gesù.

Il Rosario è nato dall’amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L’oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica. Gli anacoreti orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei « Paternostri », per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva suggerito l’adozione di una collana di grani infilati a uno spago. Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un’arma efficace per debellare l’eresia albigese.

Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. Promotori di questa devozione sono stati infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle confraternita del Rosario. Fu un papa domenicano, appunto S. Pio V, il primo a incoraggiare e a raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che in breve tempo divenne la preghiera popolare per eccellenza, una specie di «breviario del popolo», da recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un orientamento spirituale alla liturgia familiare.

VIDEO STORIA:

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FONTI:

http://www.latheotokos.it/programmi/FESTE_MARIANE/1—15-ottobre.html

http://www.mariadinazareth.it/Europa%20Cristiana/7%20ottobre%201571.htm