La Madonna del Giorno (8 FEBBRAIO) – MADONNA DEL SOCCORSO, MINUCCIANO, LUCCA, ITALIA
Storia dell’Eremo della Beata Vergine del Soccorso
Nasce come piccolo oratorio alla fine del 1400, dedicato alla Madonna del Soccorso, raffigurata dalla Vergine che, con volto sereno ed un bastone in mano, difende un bimbo e che doveva essere rapito dal demonio.
Nel 1550 il vescovo della diocesi di Luni, a cui apparteneva territorialmente Minucciano, approvava una confraternita laicale dedicata alla Madonna del Soccorso. I priori scelsero una persona adatta a custodire come eremita questo oratorio. Gli eremiti vissuti da allora fino ad oggi nell’Eremo del Soccorso ammontano a dodici: oggi vi vivono in tre, uno dei quali è sacerdote. Tutti vi hanno anche trovato sepoltura, ad eccezione dell’ultimo, Marco Cortesi.
L’eremitismo in Garfagnana
L’Eremo della Beata Vergine del Soccorso in Minucciano è uno dei sedici eremi che esistevano nella Garfagnana. Esso dista circa due chilometri e dal borgo e, come molti altri eremi garfagnini, è situato a cavallo di una dorsale dalla quale si vede uno squarcio di Lunigiana. Nacque come hospitale (ospizio) per il viandante che, poiché la gola è incassata fra i colli Riolo e Calvario, era il passaggio obbligato per coloro che scendevano in Lunigiana, prima della costruzione della strada carrozzabile.
Dei sedici eremi esistenti solo quattro sono tuttora funzionali con l’eremita sacerdote e gli altri frati.
L’eremita
Si chiama eremo perché da quasi mezzo millennio il romitorio e la chiesetta sono custoditi da eremiti chiamati anche dal popolo ” romiti “. L’eremita della Madonna del Soccorso, come gli altri eremiti, ha la missione di custodire il santuario e di accogliere i devoti che vengono a venerare il simulacro della Madonna omonima. Egli vive appartato una vita di preghiera e si guadagna da vivere col proprio lavoro e con le offerte che i fedeli lasciano per lui; un tempo viveva, offrendone anche ai viandanti, di quanto raccoglieva dalle questue che faceva nei paesi limitrofi.
L’eremo
Si accede alla chiesa e all’eremo passando per un loggiato con quattro volte a botte. Davanti al loggiato esiste un piccolo giardino con fontana e viale piastronato, come accesso all’eremo.
È composto di quattro celle ove dimorano gli eremiti, con cucina, sala da pranzo e biblioteca con circa 7 mila volumi.
La foresteria
A 100 metri dall’eremo esiste un edificio di quattro stanze che serve come sede della confraternita della Beata Vergine del Soccorso e come dimora per ospiti o piccoli gruppi per periodi di ritiro spirituale.
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