La Madonna del Giorno (Mese di Ottobre) – Mese del Santo Rosario: Breve Storia dell’Origine del Santo Rosario

BREVE STORIA DEL ROSARIO
All’origine del Rosario vi sono i 150 Salmi di Davide dalla Bibbia che si recitavano nei monasteri.


Per ovviare alla difficoltà, al di fuori dei centri religiosi, di imparare a memoria tutti i Salmi, verso l’850 un monaco irlandese suggerì di recitare al posto dei Salmi 150 Padre Nostro. Per contare le preghiere i fedeli avevano vari metodi, tra cui quello di portare con sé 150 sassolini, ma ben presto si passò all’uso delle cordicelle con 50 o 150 nodi.
Poco tempo dopo, come forma ripetitiva, si iniziò ad utilizzare anche il Saluto dell’Angelo a Maria, che costituiva allora la prima parte dell’Ave Maria.

Nel XIII secolo i monaci cistercensi svilupparono una nuova forma di preghiera che chiamarono rosario, perché la comparavano ad una corona di rose mistiche donate alla Madonna. Questa devozione fu resa popolare da san Domenico di Guzman, che nel 1214 ricevette il primo rosario della Vergine Maria come strumento per l’aiuto dei cristiani contro le eresie.


Nel XIII secolo si svilupparono i Misteri del Rosario: numerosi teologi avevano già da tempo considerato che i 150 Salmi erano velate profezie sulla vita di Gesù. Dallo studio dei Salmi si arrivò ben presto alla elaborazione dei Salteri di Nostro Signore Gesù Cristo, nonché alle lodi dedicate a Maria. Così durante il XIII secolo si erano sviluppati quattro diversi salteri: i 150 Padre Nostro, i 150 Saluti Angelici, le 150 lodi a Gesù, le 150 lodi a Maria.
Verso il 1350 si arriva alla compiutezza dell’Ave Maria come la conosciamo oggi. Questo avviene ad opera dell’Ordine dei certosini, che uniscono il saluto dell’Angelo con quello di Elisabetta, fino all’inserimento di «adesso e nell’ora della nostra morte. Amen».
All’inizio del XIV secolo i cistercensi, in particolare quelli della regione francese di Trèves, inseriscono le clausole dopo il nome di Gesù, per abbracciare all’interno della preghiera l’intera vita di Cristo.
Verso la metà del XIV secolo, un monaco della certosa di Colonia, Enrico Kalkar, introdusse prima di ogni decina alla Madonna, il Padre Nostro. Questo metodo si diffuse rapidamente in tutta Europa.

La Madonna e Gesù Bambino consegnano il Santo Rosario a Enrico di Kalkar, Domenico di Trèves ed altri monaci certosini. Pittura su pelle dello studio di Jose Lapayese, 1958, Museo della Cattedrale di Jerez.

Sempre nella certosa di Trèves, all’inizio del 1400, Domenico Hélion (chiamato anche Domenico il Prussiano o Domenico di Trèves), sviluppa un rosario in cui fa seguire il nome di Gesù da 50 clausole che ripercorrono la vita di Gesù. E come aveva introdotto Enrico Kalkar, i pensieri di Domenico il Prussiano erano divisi in gruppi di 10 con un Padre Nostro all’inizio di ogni gruppo.


Tra il 1435 e il 1445, Domenico compone per i fratelli certosini fiamminghi, che recitano il Salterio di Maria, 150 clausole divise in tre sezioni corrispondenti ai Vangeli dell’infanzia di Cristo, della vita pubblica, e della Passione-Risurrezione.

Nel 1470 il domenicano Alain de la Roche, in contatto con i certosini, da cui apprende la recita del Rosario, crea la prima Confraternita del Rosario facendo diffondere rapidamente questa forma di preghiera: chiama Rosario «nuovo» quello con un pensiero all’interno di ogni Ave Maria, e Rosario «vecchio» quello senza meditazione, con solo le Ave Maria.

Domenicano Beato Alain de la Roche con la Madonna del Santo Rosario

Alain de la Roche riduce a 15 i Misteri (suddivisi in gaudiosi, dolorosi, gloriosi), e sarà solamente con Papa S. Giovanni Paolo II (un grande apostolo del Rosario), con la lettera apostolica «Rosarium Virginis Mariae» (2002), che verranno reintrodotti i misteri luminosi sulla vita pubblica di Gesù.


I domenicani sono stati grandi promotori del Rosario nel mondo. Hanno creato diverse associazioni rosariane, tra cui la Confraternita del Rosario (fondata nel 1470), la Confraternita del Rosario Perpetuo (chiamata anche Ora di Guardia, fondata nel 1630 dal padre Timoteo de’ Ricci, si impegnava ad occupare tutte le ore del giorno e della notte, di tutti i giorni dell’anno, con la recita del Rosario), la Confraternita del Rosario Vivente (fondata nel 1826 dalla terziaria domenicana Pauline-Marie Jaricot).
La struttura medievale del Rosario fu abbandonata gradualmente con il Rinascimento, e la forma definitiva del Rosario si ha nel 1521 ad opera del domenicano Alberto di Castello.
San Pio V, di formazione domenicana, fu il primo «Papa del Rosario». Nel 1569 descrisse i grandi frutti che san Domenico raccolse con questa preghiera, ed invitò tutti i cristiani ad utilizzarla.

Papa Pio V che promuove il Santo Rosario per la vittoria nella battaglia navale di Lepanto

Papa Leone XIII, con le sue 12 Encicliche sul Rosario, fu il secondo «Papa del Rosario».
Dal 1478 ad oggi si contano oltre 200 documenti pontifici sul Rosario.

In più apparizioni la Madonna stessa ha indicato il Rosario come la preghiera più necessaria per il bene dell’umanità. Nell’apparizione a Lourdes del 1858, la Vergine aveva una lunga corona del Rosario al braccio. Nel 1917 a Fatima come negli ultimi anni a Medjugorje, la Madonna ha invitato e ha esortato a recitare il Rosario tutti i giorni.

Come recitare il Santo Rosario

Oggi per recitare il Santo Rosario viene utilizzata una corona mentre molto tempo fa si utilizzava una cordicella con nodi che veniva chiamata “Paternoster” anche quando serviva per contare le Ave Maria.

Per recitare il Rosario si utilizza una corona formata da 5 decine di grani ravvicinati, chiamati “grani minori” o “delle Ave Maria” intervallati da 5 grani più distanziati, uno alla fine di ogni decina, che sono chiamati “grani maggiori” o “del Padre Nostro“. Dopo il Gloria alla fine di un mistero del rosairo si aggiunge la preghiera richiesta dalla Madonna di Fatima:

«Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia. Amen”.»

Più comunemente (ed erroneamente) si sente parlare di “Recita del Rosario” intendendo in realtà la recita di una quarta parte (un mistero del Rosario), mentre per riferirsi alla recita di tutte le 4 corone (20 misteri) si sente parlare di “Rosario Intero”.

La corona del Rosario, non solo è semplice strumento per contare le preghiere, ma è allo stesso tempo uno strumento con forti simboli spirituali, perché:

converge verso il Crocifisso, inizio e termine della preghiera e centro della vita cristiana;
● lo scorrere dei grani della corona oltre a scandisce la preghiera allude anche allo scorrere della vita, al cammino spirituale del cristiano;
● assomiglia ad una catena simbolo di un forte legame spirituale, di un vincolo che unisce il cristiano alla Madonna ed a Cristo.

Il santo rosario è una preghiera dalla mano di Maria!

FONTI:

http://www.santorosario.net/storia.htm

https://www.dominicanes.it/predicazione/rosario/storia-del-rosario.html

Brevi note sull’origine e la struttura del Rosario

https://it.wikipedia.org/wiki/Rosario

http://www.pompeiitaly.org/it/madonna-di-pompei/origini-santo-rosario-strumento-preghiera-meditazione/.

https://cartusialover.wordpress.com/2016/10/07/la-madonna-del-rosario-ed-i-certosini/.

https://cartusialover.wordpress.com/2016/10/12/domenico-di-helion-e-la-nascita-el-rosario/.

https://biscobreak.altervista.org/2013/09/beato-alano-della-rupe/.

https://zibaldonews.blog/2017/10/07/la-festa-della-beata-maria-vergine-del-rosario-e-la-vittoria-di-lepanto/.

https://fatimazoporlapaz.org/el-rosario-una-oracion-de-la-mano-de-maria/.

https://it.wikipedia.org/wiki/Preghiere_di_F%C3%A1tima