Maggio, il Mese di Maria (13 Maggio) – SCANDALO – (“Guai al mondo per i suoi scandali!” Matteo 18, 7)

Lo scandalo è l’arma del diavolo. Come il Signore va seminando nei solchi della terra il seme del bene, così va il diavolo seminando il seme del male. Per questo nei campi delle anime si vede vicino al buon grano, ricolmo di liete promesse, l’erba cattiva che minaccia tutto il raccolto. Ricordate la risposta di Gesù? «Chi ha fatto questo? L’uomo nemico!» L’uomo nemico ha scelto lo scandalo come arma di predilezione. Ecco un’anima che muove serena i primi passi verso il monte di Dio: nel cuore è tutto un canto alla bontà e alla bellezza del Signore. All’improvviso, a tradimento, una spinta, un inciampo… E il canto si tramuta in disperazione, in bestemmia, in pianto. Ha vinto il nemico.

il buon grano e la zizzania

Lo scandalo è l’assassino di Gesù Cristo. Che cosa costa un’anima al Signore? La passione e l’applicazione della passione. Sono delicatezze infinite di cui Dio circonda un’anima, ch’Egli raccoglie, come madre gelosa, all’ombra sua e veglia come la pupilla degli occhi suoi. E c’è un’altra anima che si fa omicida come il diavolo, il quale fu omicida dagli inizi, e si avventa con la foga di un serpente contro questo santuario di Gesù Cristo, e sacrilegamente lo profana. L’anima chiudeva in sé tesoro d’immenso valore, la sua innocenza, e questa è presa di mira come bersaglio a tutto il fango della via. In quell’anima Gesù è preso di mira, Gesù torna ad allargare le braccia alla croce, ad offrire la fronte alle spine: ha vinto il nemico.

Difendiamo Gesù. Chi assassina un’anima uccide il Signore: per salvar l’anima, difendiamo il Signore. Lo scandalo è doppio peccato, è doppia ingiustizia. Guai! È grande la minaccia di Dio, e le povere vittime gridano a Lui con voce più forte del sangue di Abele, la vittima di Caino. Facciamo argine allo scandalo, per non permettere che ancora una volta si attenti alla vita del Signore. Edifichiamo i fratelli con la luce della nostra vita e invece di esser loglio nel frumento, siamo spighe piene che danno il buon odore di Gesù Cristo.

Ogni buon esempio è una piccola luce che illumina le tenebre nel mondo

Vergine santa, che fosti modello di elettissimo bene, e sei alle anime richiamo soave all’amore di Dio, sia la tua voce vittorioso appello per questo mio cuore, che si lascia ingannare dalle mille seduzioni del mondo. Che io coltivi nell’anima mia la presenza di Gesù Cristo, ch’io riconosca prontamente i suoi nemici, i mercenari che danno morte, per sfuggire alle loro lusinghe; ch’io trovi nel mio sacrificio la grazia di portare umilmente anime a Dio.

ESEMPIO

«Se temi Dio, non c’è luogo al mondo che possa nasconderti al suo sguardo». Diceva così la povera peccatrice all’eremita che, per arginare lo scandalo di cui la vita di lei riempiva la città di Egitto, aveva lasciato la solitudine del deserto, deciso a portare, dove non c’era che male, la forza vittoriosa del bene.

S. Maria Egiziaca di Jusepe de Ribera

«Tu dunque sai che Dio esiste?» replicò l’eremita. Ed adesso affermò che lo sapeva e che anzi conosceva la vita futura e il castigo dei peccatori. Ed egli allora: «Se tutto questo conosci, come e perché hai potuto essere causa a tante anime di eterno castigo? A Dio tu dovrai render conto di ciascuna e della tua stessa: guarda che ti dannerai!»

 

Santa Maria Egiziaca di GIOVAN FRANCESCO DE ROSA, DETTO PACECCO

A queste parole la donna, illuminata dalla grazia, si gettò ai piedi dell’uomo di Dio e pianse nello strazio del cuore. Nel più breve spazio di tempo, radunò tutte le sue ricchezze, frutto del peccato, ne diede il prezzo ai poveri, bruciò le vanità, dinanzi agli sguardi di quanti erano stati testimoni delle sue colpe. Poi, in un convento, attraverso lunghi anni di penitenza, offrì a Dio tutta una vita di martirio, come espiazione del male che aveva voluto per sé e di cui era stata causa agli altri. E morì nella grazia del Signore, da santa. Santa Maria Egiziaca.

FIORETTO

Siamo modesti nel portamento, limpidi nei discorsi a edificazione del prossimo, imitando la Vergine santa.

GIACULATORIA

Ristora i deboli.

Conforta le anime tu, mite stella,

e pia difendile dalla procella.

FONTI:

“MAGGIO” – Sua Ecc. Gilla Gremigni, M.S.C. Arcivescovo di Novara (XII Edizione) – Ed. Coletti Editore Roma 1964

https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Egiziaca

FOTO:

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