MESE AL SACRO CUORE DI GESU’ (26 Giugno) – GESU’ ED I PECCATORI

“I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l’oceano infinito della misericordia!” Questa è una delle promesse che Gesù fece a S. Margherita.

Gesù s’incarnò e morì in Croce per salvare le anime peccatrici; ad esse mostra ora il suo Cuore aperto, invitando ad entrarvi e ad usufruire della sua misericordia.

Quanti peccatori godettero della misericordia di Gesù, mentr’Egli era su questa terra! Richiamiamo alla mente l’episodio della Samaritana.

Giunse Gesù ad una città della Samaria, detta Sichar, vicino alla tenuta che da Giacobbe fu data al suo figlio Giuseppe, dove era pure il pozzo di Giacobbe. Or dunque Gesù, stanco del viaggio, stava a sedere vicino al pozzo.

Venne ad attingere acqua una donna, pubblica peccatrice. Gesù s’intenerì a mirarla e volle farle conoscere la sorgente inesauribile della sua bontà.

Volle convertirla, renderla felice, salvarla; quindi cominciò a penetrare con delicatezza in quel cuore impuro. Rivolto a lei, disse: Donna, dammi da bere!

La Samaritana rispose: Come mai Tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono Samaritana? Gesù soggiunse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere! tu stessa forse ne avresti chiesto a Lui e ti avrebbe dato acqua viva!

La donna continuò: Signore, non hai con che attingere ed il pozzo è profondo; donde hai quest’acqua viva?…

Gesù parlava dell’acqua dissetante del suo amore misericordioso; ma la Samaritana non comprendeva. Le disse dunque: Chi beve di quest’acqua (del pozzo), tornerà ad avere sete; ma chi beve l’acqua che gli darò io, non avrà più sete in eterno; che anzi l’acqua, da me data, diventerà in lui fonte d’acqua viva zampillante in vita eterna.

La donna ancora non capiva e dava alle. parole di Gesù il significato materiale; perciò rispose: Dammi di questa acqua, affinché non abbia più sete e non abbia a venire qui per attingere. Dopo ci ciò, Gesù le fece vedere il suo misero stato, le nefandezze commesse: Donna, le disse, va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui!

Non ho marito! Hai detto bene: Non ho marito! perché ne hai avuti cinque e quello che hai ora non è tuo marito! Umiliata a tale rivelazione, la peccatrice esclamò: Signore, vedo che sei un Profeta!…

Gesù poi le si manifestò quale Messia, le cambiò il cuore e di una donna peccatrice ne fece un’apostola.

Quante anime ci sono nel mondo come la Samaritana!… Assetati di cattivi piaceri, preferiscono restare sotto la schiavitù delle passioni, anziché vivere secondo la legge di Dio e godere della vera pace!

Gesù brama la conversione di questi peccatori e mostra la devozione al suo Sacro Cuore come arca di salvezza ai traviati. Vuole che si comprenda che il suo Cuore vuole salvare tutti e che la sua misericordia è un oceano infinito.

Peccatori, ostinati o del tutto indifferenti alla Religione, se ne trovano ovunque. Quasi in ogni famiglia c’è la rappresentanza, sarà la sposa, un figliuolo, una figliuola; sarà qualcuno dei nonni o altro congiunto. In simili casi si raccomanda di rivolgersi al Cuore di Gesù, offrendo preghiere, sacrifici ed altre opere buone, affinché la misericordia divina li converta. In pratica, si consiglia:

  1. Comunicarsi spesso a vantaggio di questi traviati.
  2. Fare celebrare, o almeno ascoltare delle S. Messe allo stesso scopo.
  3. Fare carità ai poverelli.
  4. Offrire dei piccoli sacrifici, con la pratica dei fioretti spirituali.

Fatto questo, si stia sereni e si aspetti l’ora di Dio, la quale può essere vicina o lontana. Il Cuore di Gesù, con l’offerta di opere buone in suo onore, certamente lavora nell’anima peccatrice e poco per volta la converte servendosi o di un buon libro, o di una santa conversazione, o di un rovescio di fortuna, o di un lutto improvviso…

Quanti peccatori ritornano ogni giorno a Dio!

Quante spose hanno la gioia di frequentare la Chiesa e di comunicarsi in compagnia di quel marito, che un giorno era ostile alla Religione! Quanti giovani, di ambo i sessi, riprendono la vita cristiana, troncando risolutamente una catena di peccato!

Ma queste conversioni sogliono essere frutto di molta e perseverante preghiera, rivolta al Sacro Cuore da anime zelanti.

ESEMPIO: Una sfida

Una signorina, devota del Cuore di Gesù, entrò in discussione con un uomo irreligioso, uno di quegli uomini restii al bene e cocciuto nelle sue idee. Tentò di convincerlo con buone argomentazioni e paragoni, ma tutto fu inutile. Solo un miracolo avrebbe potuto cambiarlo.

La signorina non si perdette di coraggio e gli lanciò una sfida: Lei dice di non volersi assolutamente dare a Dio; ed io l’assicuro che presto cambierà parere. So io come farla convertire!

Quell’uomo si allontanò con una risatina di scherno e di compassione, dicendo: Vedremo chi vincerà!

Subito la signorina cominciò le nove Comunioni dei Primi Venerdì, proponendosi di ottenere dal Sacro Cuore la conversione di quel peccatore. Pregò molto e con molta fiducia.

Compiuta la serie delle Comunioni, Iddio permise che i due s’incontrassero. La donna chiese: Dunque, lei si è convertito? Si, mi sono convertito! Lei ha vinto… Non sono più quello di prima. Mi sono già dato a Dio, mi sono confessato, faccio la S. Comunione e sono proprio contento. Avevo ragione di sfidarla quella volta? Ero sicura della vittoria. Sarei curioso di sapere cosa ha fatto per me! Mi comunicai nove volte nei Primi Venerdì di mese e pregai tanto tanto la infinita misericordia del Cuore di Gesù per il suo ravvedimento. Oggi godo a sapere che lei è cristiano praticante. Il Signore le ripaghi il bene fattomi!

Quando la signorina narrò il fatto allo scrivente, ne ricevette meritata lode.

Si imiti la condotta di questa devota del Sacro Cuore, per fare convertire molti peccatori.

Fioretto:

– Fare la S. Comunione per i peccatori più ostinati della propria città.

Giaculatoria:

– Cuore di Gesù, salva le anime!

Tratto da:

MESE AL SACRO CUORE DI GESU’- di DON GIUSEPPE TOMASELLI