Mese del Preziosissimo Sangue (23 Luglio) – IL SANGUE DELLA PACE
La pace è l’aspirazione più ardente dei popoli, perciò Gesù, venendo al mondo, la recò in dono agli uomini di buona volontà ed Egli stesso si fece chiamare: Principe della pace, Re pacifico e mansueto, che pacificò col Sangue della sua croce sia le cose che sono sulla terra, sia quelle che sono nei cieli. Dopo la Resurrezione apparve ai suoi discepoli e li salutò: «La pace sia con voi». Ma per dimostrare a che prezzo ci aveva ottenuto la pace, mostrò le sue ferite ancora sanguinanti. Gesù ci ha ottenuto la pace col suo Sangue: La pace di Cristo nel Sangue di Cristo! Non vi può essere vera pace, dunque, lontano da Cristo. Sulla terra, o scorre pacificamente il suo Sangue o quello degli uomini in lotte fratricide. La storia umana è un susseguirsi di guerre sanguinose. Invano Dio, nei periodi più tormentati, mosso a pietà, ha mandato i grandi apostoli della pace e della carità per ricordare agli uomini che, essendo stato ucciso Cristo, bastava il suo Sangue e non era necessario spargere quello umano. Essi non sono stati ascoltati, ma perseguitati e spesso uccisi. È terribile la condanna di Dio contro chi versa il sangue del proprio simile: «Chiunque versa il sangue umano, sarà versato il sangue di lui, perché l’uomo è fatto ad immagine di Dio» (Deut.) Cessino, perciò, gli odi e le guerre, stringiamoci intorno alla Croce, vessillo di pace, invochiamo l’avvento del Regno di Cristo in tutti i cuori e sorgerà un’era intramontabile di tranquillità e di benessere.
ESEMPIO: Nel 1921 a Pisa per motivi politici, avvenne un grave fatto di sangue. Un giovane fu trucidato e la folla, commossa, ne accompagnò il feretro al cimitero. Dietro la bara piangevano i genitori costernati. L’oratore ufficiale concluse così il suo discorso: «Davanti al Crocifisso giuriamo di vendicarlo!». A queste parole si levò a parlare il padre della vittima e, con voce rotta dai singhiozzi, esclamò: «No! mio figlio sia l’ultima vittima dell’odio. Pace! Davanti al Crocifisso giuriamo di far la pace tra noi e di amarci».
Sì, pace! Quanti delitti passionali o, così detti, d’onore! Quanti delitti per rapine, vili interessi, e vendette! Quanti delitti nel nome di un’idea politica! La vita umana è sacra e solo Dio, che ce ne ha fatto dono, ha il diritto, quando crede, di chiamarci a Sé. Nessuno s’illuda d’essere in pace con la propria coscienza quando, anche se colpevole, riesce a strappare un’assoluzione dai tribunali umani. La vera giustizia, quella che né si sbaglia, né si compra, è quella di Dio.
PROPOSITO: Mi sforzerò di concorrere alla pacificazione degli animi, evitando di fomentare discordie e rancori.
GIACULATORIA: Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, donaci la pace.
Tratto da:
Il Mese del Preziosissimo Sangue di Padre R. Benardo C. PP. S. – Editrice Soc. Primavera 1992