Mese del Preziosissimo Sangue (27 Luglio) – L’OFFERTA RIPARATRICE DEL SANGUE
Gesù vuole anime riparatrici. Anche ai nostri giorni, e forse più che nel passato, il Sangue di Gesù è profanato e bestemmiato. Par di sentire il lamento del Maestro Divino che dice: «Ho dunque versato invano il mio Sangue?» Ma come nel Getsemani non c’era alcuno che vegliasse con Gesù agonizzante, così oggi sono abbandonati i Tabernacoli. Ad un’anima pia’ Gesù così ha parlato: «Cerco dei consolatori e non li trovo; non sono amato. I flutti dei crimini umani salgono fino al Padre, il mio Vicario è calunniato, trionfa il piacere e l’orgoglio, la legge della carità è oltraggiosamente violata. Alcuni sono generosi in parole, ma quando si presenta la croce fuggono. Io voglio anime riparatrici, pronte a soffrire coraggiosamente, piene di carità per i peccatori, anime che offrano senza stancarsi mai il mio Sangue al Padre, in espiazione dei peccati. II mondo non può essere salvato che dal mio Sangue. Trovami una legione di anime riparatrici; dì ai miei sacerdoti che, celebrando il S. Sacrificio, mi offrano Vittima di riparazione al mio Padre celeste e che, quando la liturgia lo permette, celebrino la messa votiva del Sangue Prezioso». Anche a noi è rivolto questo appello di Gesù. Come possiamo rimanere indifferenti? Uniamoci a quello stuolo di anime, che offrono se stesse, i propri dolori, le proprie azioni in unione del Sangue Prezioso di Gesù, perché trionfi il suo Regno nel mondo. Sia anche la nostra una vera anima riparatrice!
ESEMPIO: S. Teresina di Lisieux, dopo aver ascoltato la s. messa, chiudendo il libro di preghiere, vide sporgere fuori in un’immagine, il braccio di Gesù Crocifisso. Fu presa in quell’istante così vivamente dal pensiero della Passione, che quella mano, il chiodo e il Sangue, le sembravano cose vive e reali. S’infiammò ancor di più per le sofferenze del Signore e si propose di far conoscere a tutti l’amore e il dolore provati da Gesù sulla croce. Seppe che un tal Pranzini, condannato a morte, stava per essere giustiziato senza dar segni di conversione; era già col capo sotto la mannaia e aveva respinto più volte il sacerdote. Pregò intensamente per lui. All’improvviso il condannato chiese di confessarsi e quando il sacerdote si allontanò, lacrime di pentimento sgorgavano dai suoi occhi. S. Teresina aveva ottenuto dal Sangue di Gesù il cielo per quel povero peccatore. Quando sentiamo l’aridità nel nostro cuore e ci accorgiamo che tarda a venire il pentimento delle nostre colpe, pensiamo al Sangue di Gesù: esso ha la potenza di intenerire anche i cuori più duri.
PROPOSITO: Farò spesso l’offerta del Sangue di Gesù all’Eterno Padre in riparazione dei miei peccati e di quelli che si commettono in tutto il mondo.
GIACULATORIA: Cuore di Gesù, confortato nella tua agonia da un Angelo, confortami nella mia agonia.
Tratto da:
Il Mese del Preziosissimo Sangue di Padre R. Benardo C. PP. S. – Editrice Soc. Primavera 1992