MESE DI MAGGIO (2° GIORNO) – FIGLIOLANZA PIA
In una famiglia numerosa è facile riscontrare tra i figli caratteri differenti: chi ubbidisce e chi si ribella; chi ama il lavoro e chi si abbandona all’ozio; chi porta lauti guadagni e chi spreca il denaro …
La mamma, pur amando tutti i figli, riserva le sue tenerezze a quelli più buoni perché più meritevoli.
Nella grande famiglia cristiana la Santissima Vergine ha uno sterminato stuolo di figli devoti, che vivono abitualmente in grazia di Dio, che si accostano spesso ai Sacramenti, che compiono l’apostolato con la preghiera, con il buon esempio e con l’offerta di sacrifici. Costoro formano la gioia e l’amore della Madonna.
La Madre Celeste li guarda con occhio di predilezione, benedice le loro imprese, nei momenti critici della vita viene in soccorso anche prodigiosamente, conserva il loro cuore nella pace e sul letto di morte li assiste con cure materne particolari, sino a rendere soave il passaggio all’eternità.
Il Padre Suarez, devotissimo della Vergine, giunto in fin di vita, esclamò: Non credevo che fosse così dolce il morire!
Santa Maria Mazzarello nelle ultime ore di questo esilio intonò una lode di gioia alla Madonna. La Vergine sa e può ricompensare l’affetto di chi l’ama.
Noi che la onoriamo, specialmente nel mese di Maggio, apparteniamo alla schiera dei figli devoti. Rallegriamoci e lavoriamo per divenire sempre più cari alla Mamma Celeste.
Moltiplichiamo i nostri atti di ossequio, diffondiamo la sua devozione narrando le sue glorie alle anime che ci circondano, esortiamo i tiepidi alla recita quotidiana del Rosario, invogliamo i bisognosi a ricorrere a Lei in ogni necessità! Consoliamo il Cuore Addolorato di Maria, tanto oltraggiato dai bestemmiatori, dalla condotta dei cattivi Cristiani e dalla malvagità dei nemici della Chiesa!
Un figlio affettuoso può sanare le ferite del cuore materno e riparare per i fratelli ingrati. Molto gradisce la Madonna l’ossequio di quelle anime che ogni sabato e nei giorni a Lei consacrati, si accostano alla Santa Comunione allo scopo di riparare il Suo Cuore Immacolato ed Addolorato delle offese che le recano i bestemmiatori.
Alle anime amanti di Maria si raccomanda di non lasciare passare giorno senza offrire qualche opera buona ad onore della Vergine; offrire qualche cosa anche minima, ma offrirla con amore e con costanza.
Al sabato specialmente si faccia qualche fioretto, ad esempio, non mangiare dolci o frutta… non bere fuori pasto… recitare doppio Rosario… fare qualche elemosina ai poverelli… attendere un po’ alla meditazione o a qualche pia lettura… ascoltare la S. Messa … Coloro che onorano la Madonna, avranno la vita eterna!
ESEMPIO:
In un villaggio, chiamato Paradiso, nei pressi di Firenze, viveva una giovanetta, di nome Domenica, che in seguito divenne Suora e morì in concetto di santità nel 1553; un pio autore, Padre Ignazio Del Niente, ne scrisse la vita.
Domenica, fin da fanciulla, cominciò ad onorare la Madonna. Ogni giorno, per amore di Lei, si privava di qualche parte dei cibi ed al sabato digiunava, dando ai poveri la sua refezione. Ogni sabato raccoglieva più fiori che poteva e li disponeva davanti all’immagine della Vergine col Bambino. Quante preghiere innalzava! La Madonna gradiva questi atti di ossequio e volle dare un segno di predilezione alla sua figlia.
Stando una volta Domenica alla finestra, vide sulla strada una donna di bell’aspetto e con lei era anche un fanciullino. Madre e figlio chiedevano l’elemosina. Corse a prendere un po’ di pane per i due bisognosi e, mentre pensava di andare ad aprire loro la porta, se li vide accanto.
Osservò che il fanciullo aveva ferite le mani, i piedi e il petto. Domandò alla madre: Chi ha ferito vostro figlio? Rispose la madre: È stato l’amore! E tu, bambino, non senti il dolore delle ferite? Il bimbo sorrise.
Intanto stando tutti e tre davanti all’immagine di Gesù e Maria, la donna disse: Chi ti muove a coronare di fiori quest’immagine?
L’amore che porto a Gesù ed alla Madonna. E quanto li ami? Quanto posso!
Continua esclamò la donna ad amarli, perché in Paradiso ne sarai ripagata.
Dalle ferite del bambino cominciò ad emanare un odore celeste, soavissimo., che s’intensificava sempre più. Domenica allora assistette ad un mutamento di scena: la Madre apparve vestita da gran Regina e circondata di luce; il Fanciullo si mostrò come un sole di bellezza. Domenica, riconoscendo la Madonna e Gesù, si prostrò per adorare. Gesù prese i fiori dall’immagine e li sparse sul capo della giovanetta. Da lì a poco, la visione sparì.
Fioretto: Fermarsi alcuni istanti a contemplare il Crocifisso e l’immagine della Madonna.
Giaculatoria: Sia benedetto il nome di Maria Vergine e Madre.
Tratto da:
MARIA REGINA E MADRE DI MISERICORDIA (Mese di Maggio) – di DON GIUSEPPE TOMASELLI
https://it.wikipedia.org/wiki/Domenica_del_Paradiso