MESE DI MAGGIO (4° GIORNO) – MARIA FORZA DEI DEBOLI

I peccatori ostinati sono quelli che trascurano l’anima e si danno in braccio alle passioni, senza volontà di troncare la vita di peccato.

I deboli, spiritualmente parlando, sono quelli che vorrebbero conservare l’amicizia con Dio, ma non sono decisi e risoluti a fuggire il peccato e le gravi occasioni di peccato.

Un giorno sono, di Dio ed un altro del demonio; oggi ricevono la Comunione e domani peccano gravemente; cadute e pentimento, confessione e peccati. Quante anime sono in questa triste condizione! Hanno la volontà assai debole e corrono il rischio di morire in peccato. Guai se la morte le cogliesse mentre sono in disgrazia di Dio!

La Vergine Santissima ha compassione di costoro ed è desiderosa di venire in loro aiuto. Come la mamma sorregge il bambino affinché non cada e gli appresta la mano per rialzarlo se cade, così la Madonna, memore della miseria umana, è sollecita a sorreggere chi a lei ricorre con fiducia.

E’ bene considerare quali siano le cause che producono la debolezza spirituale:

1) Prima di tutto è il non fare caso delle piccole colpe, per cui si commettono spesso e senza alcun rimorso. Chi disprezza le piccole cose, a poco a poco cadrà nelle grandi.

2) Indebolisce la volontà il pensare nelle tentazioni che fin qui posso arrivarci … che questo non ancora è peccato mortale! All’orlo del precipizio mi fermerò. Agendo in tal guisa, la grazia di Dio si rallenta, Satana intensifica l’assalto e l’anima cade miseramente.

3) Un’altra causa d’indebolimento è il dire: Ora pecco e poi mi confesserò; così rimedierò a tutto. Si è in errore, perché anche quando ci si confessi, il peccato lascia nell’anima una grande debolezza; più peccati si commettono, più si resta deboli, specialmente offendendo la purezza.

4) Sono facili a cadere in peccato coloro che non sanno dominare il cuore e per conseguenza coltivano affetti disordinati. Dicono: Non ho la forza di lasciare quella persona! Non me la sento di privarmi di quella visita…

Tali anime ammalate, intisichite nella vita spirituale, ricorrano a Maria per aiuto, implorando la sua materna misericordia. Facciano delle novene e dei mesi interi di pratiche devote per strappare una grazia si grande, cioè la forza di volontà, da cui dipende l’eterna salvezza.

Molti pregano la Madonna per la salute del corpo, per la provvidenza, per riuscire in qualche affare, ma pochi supplicano la Regina del Cielo e fanno corsi di novene per avere la forza nelle tentazioni o per troncare qualche grave occasione di peccato.

ESEMPIO:

Una giovane da anni si era abbandonata ad una vita di peccato; cercava di tenere occulte le sue miserie morali. La madre cominciò a sospettare di qualche cosa e la rimproverò aspramente.

L’infelice, scoperta, apri gli occhi sul misero suo stato e fu assalita da forti rimorsi. Accompagnata dalla mamma, volle andare a confessarsi. Si pentì, propose e., pianse.

Era molto debole e, trascorso breve tempo, s’ingolfò di nuovo nella brutta abitudine di peccare. Era già in procinto di fare un cattivo passo e piombare nell’abisso. La Madonna, invocata dalla mamma, venne in aiuto della peccatrice per un caso provvidenziale.

Capitò’ nelle mani della giovane un buon libro; lo lesse e fu colpita dalla storia di una donna, la quale nascondeva i gravi peccati in Confessione e, quantunque in seguito abbia tenuto una buona vita, a motivo dei sacrilegi andò all’inferno.

A questa lettura fu scossa dal rimorso; pensò che anche per lei era preparato l’inferno, se non avesse rimediato alle cattive Confessioni e se non avesse cambiato vita.

Rifletté seriamente, cominciò a pregare con fervore la Vergine Santissima perché l’aiutasse e si decise di regolare la coscienza. Quando s’inginocchiò davanti al Sacerdote per accusare le sue colpe, disse:

È stata la Madonna a condurmi qui! Voglio cambiare vita.

Mentre prima si sentiva debole nelle tentazioni, poi acquistò tale fortezza da non retrocedere più. Perseverò nella preghiera e nella frequenza dei Sacramenti ed infiammata di santo ardore verso Gesù e la Madre Celeste, ha consacrato sé stesso per servire Dio con l’aiuto della Madonna.

Fioretto:

Esaminare la coscienza per vedere come ci si confessa: se si nasconde qualche grave peccato, se il proposito di fuggire le cattive occasioni è risoluto ed efficace, se realmente si va alla Confessione con le dovute disposizioni. Rimediare alle Confessioni mal fatte.

Giaculatoria:

Cara Madre Vergine Maria, fate ch’io salvi l’anima mia!

Tratto da:

MARIA REGINA E MADRE DI MISERICORDIA (Mese di Maggio) – di DON GIUSEPPE TOMASELLI