MESE DI MAGGIO (5° GIORNO) – MARIA, SALUTE DEGLI INFERMI

L’anima è la parte più nobile di noi; il corpo, quantunque inferiore al nostro spirito, ha la sua grande importanza nella vita terrena, essendo strumento di bene. Il corpo ha bisogno della salute ed è un dono di Dio il godere della sanità.

Si sa che sono innumerevoli le malattie che possono colpire l’organismo umano. Quanti giacciono a letto per mesi e per anni! Quanti dimorano negli ospedali! Quanti corpi sono tormentati da dolorose operazioni chirurgiche!

Il mondo è valle di lacrime. Soltanto la fede può dare la luce sul mistero del dolore. Spesso si perde la salute per l’immortificazione nel mangiare e nel bere; per lo più si logora l’organismo a motivo dei vizi ed allora la malattia è castigo del peccato.

Gesù guarì il paralitico presso la vasca di Siloe, paralitico che da trentotto anni giaceva a letto; incontrandolo nel Tempio, gli disse: «Eccoti già guarito! Non peccare più, affinché non ti avvenga; di peggio!» (S. Giovanni, V, 14).

Altre volte la malattia può essere un atto della misericordia di Dio. affinché l’anima si distacchi dalle gioie terrene, si purifichi sempre più, scontando in terra anziché nel Purgatorio, ed affinché con sofferenze fisiche serva da parafulmine ai peccatori, implorando loro grazie. Quanti Santi ed anime privilegiate hanno trascorso la vita in tale stato d’immolazione!

La Chiesa chiama la Madonna: «Salus infirmorum» (Salute degli Infermi), ed esorta i fedeli a ricorrere a Lei per la salute del corpo.

Come potrebbe un padre di famiglia alimentare i figli, se non avesse la forza di lavorare? Come accudirebbe una madre ai lavori domestici, se non avesse discreta salute?

La Madonna, Madre di misericordia, è contenta d’impetrare la sanità del corpo a coloro che la invocano con fede. Sono senza numero le persone che esperimentano la bontà della Vergine.

Partono i treni bianchi per Lourdes, si fanno pellegrinaggi ai Santuari Mariani, si tappezzano gli altari della Madonna di «cuorivoto» ..  tutto ciò dimostra l’efficacia del ricorso a Maria.

Nelle malattie, dunque, rivolgiamoci alla Regina del Cielo! Se sarà utile all’anima la salute del corpo, questa si otterrà; se sarà più utile spiritualmente la malattia, la Madonna otterrà la grazia della rassegnazione e la forza nel dolore.

Qualunque preghiera è efficace nei bisogni. San Giovanni Bosco, apostolo della Vergine Ausiliatrice, raccomandava una novena particolare, con la quale si sono ottenute e si ottengono grazie prodigiose.

Ecco le norme di tale novena:

1) Recitare per nove giorni di seguito tre Pater, Ave e Gloria a Gesù Sacramentato, con la giaculatoria: Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento! recitare pure tre Salve Regina alla Beata Vergine, con la invocazione: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis! (Maria Aiuto dei Cristiani, prega per noi)

2) Durante la novena accostarsi ai Santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.

3) Per ottenere più facilmente le grazie, portare al collo la medaglietta della Vergine e promettere, secondo le possibilità, qualche offerta per il culto della Madonna.

ESEMPIO:

Il Conte di Bonillan aveva la moglie gravemente inferma di tubercolosi. La sofferente, dopo vari mesi passati a letto, era ridotta a tale macilenza da pesare solo venticinque chilogrammi. I medici giudicavano inutile ogni rimedio.

Il Conte allora scrisse a Don Bosco, chiedendo preghiere per la consorte. La risposta fu: «Conduca l’ammalata a Torino». Il Conte scrisse dicendo che la sposa non poteva assolutamente fare il viaggio dalla Francia a Torino. E Don Bosco ad insistere che si mettesse in viaggio.

L’ammalata giunse a Torino in penose condizioni. L’indomani Don Bosco celebrò la Santa Messa all’altare della Madonna Ausiliatrice; erano presenti il Conte e la sposa.

La Vergine Santissima operò il miracolo: all’atto della Comunione l’ammalata si senti perfettamente guarita. Mentre prima non aveva la forza di fare un passo, poté andare alla balaustra per comunicarsi; finita la Messa andò in sacrestia a parlare con Don Bosco e ritornò serenamente in Francia del tutto risanata.

La Madonna invocata con fede esaudì le preghiere di Don Bosco e della contessa. Il fatto avvenne nel 1886.

Fioretto:

– Recitare nove Gloria Patri, in onore dei Cori degli Angeli.

Giaculatoria:

– Maria, salute degli infermi, benedite gli ammalati!

Tratto da:

MARIA REGINA E MADRE DI MISERICORDIA (Mese di Maggio) – di DON GIUSEPPE TOMASELLI