La Madonna del Giorno (10 FEBBRAIO) – MADONNA DI GIBILMANNA, CEFALU’, PALERMO, ITALIA

SINTESI:

Il santuario sorge in mezzo ai boschi di querce e castagni, ad 800 m di altitudine. Il nome stesso indica la sua posizione (Gebel, monte) associata all’ormai scomparsa produzione della manna. L’Immagine della Madonna di origine orientale si venerava in un antico monastero fondato da San Gregorio Magno.

STORIA:

Festa della Madonna di Gibilmanna, patrona della diocesi di Cefalù (PA), la prima domenica di settembre. I festeggiamenti hanno luogo presso il bellissimo Santuario di Gibilmanna, che in quei giorni intensifica il suo ruolo di perno madonita attirando a sè pellegrini e devoti da ogni dove. In questo Santuario ebbe a parlare il Crocifisso ad un monaco dicendo “Quì regna mia madre…a Lei rivolgetevi per le grazie”. All’interno del Santuario è custodita l’immagine della Madonna sotto la quale arde incessantemente una lampada. Ogni anno, l’olio che alimenta la lampada viene offerto alla Madonna da uno dei vari comuni della Diocesi.

Durante i giorni di festa frotte di pellegrini si recano a piedi del Santuario per onorare la Madre di Dio, dolcemente raffigurata nell’immagine che tutti conosciamo come “MADONNA DI GIBILMANNA”. Il corteo per la Processione con il simulacro della Madonna è composto dalle confraternite, dal clero, dalle Autorità civili e militari, dalla banda e dai numerosi fedeli giunti dai vari paesi della diocesi. Dopo la processione, nell’ampio piazzale sito nei pressi del Santuario, si svolge la Solenne Celebrazione Eucaristica con l’offerta dei doni e dell’Olio, al termine della funzione la Lampada viene posta sull’altare e accesa; quindi viene portata in processione all’interno del Santuario e posta ai piedi dell’immagine della Madonna.

Gibilmanna è una frazione di Cefalù e si trova sulle pendici del Pizzo Sant’Angelo ad un’altitudine di 795 metri sul livello del mare, all’interno del Parco delle Madonie. Nella località si trovano il Santuario di Gibilmanna, il Museo Fra Giammaria da Tusa, con l’annessa biblioteca, mentre non esistono più il monastero benedettino fondato da San Gregorio Magno e una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo.
Il Santuario. Nel 1785 venne sistemato l’altare per la cappella della Madonna, opera del palermitano Baldassarre Pampilonia, destinato ad una cappella della cattedrale di Palermo, ma non più messo in opera. L’altare comprende le statue in marmo di San Giovanni Battista, opera di Scipione Casella, e di Sant’Elena, opera di Fazio Gagini. Il portico che prevedeva la chiesa crollò e la facciata della chiesa fu rifatta in stile neogotico nel 1907. Il sagrato fu ornato nel 1927, al posto della precedente Croce in ferro, da un monumento dedicato a San Francesco (opera di Francesco Garufi su progetto dell’architetto Misuraca), donato dal Cav. Dott. Gaetano Saeli. Nel 1954 papa Pio XII dichiarò Maria Santissima di Gibilmanna patrona della diocesi e della città di Cefalù. Nel 1958 venne inaugurato nel convento il Seminario Serafico. Ulteriori modifiche sono state apportate negli ultimi anni: la statua di San Francesco è stata trasportata nel lato destro del piazzale, i cortili interni sono stati ristrutturati, l’antica stalla trasformata in museo.

VIDEO:

Tratta da:

https://www.siciliainfesta.com/feste/festa_della_madonna_di_gibilma…

https://www.youtube.com/watch?v=ypwwNQESoCY