La Madonna del Giorno (14 Aprile) – MADONNA DEL PIANTO, ALBINO, BERGAMO, ITALIA

ORRENDO DELITTO

Circa l’anno 1651 viveva nel paese di Parre in Valle Seriana un fanciullo: Paolo Bigoni di Gherardo. Essendo di famiglia molto povera, all’età di soli 10 anni fu collocato come famiglia presso un pastore in Val Gandino. Mentre conduceva le pecore al pascolo avvenne che un giorno fosse spettatore innocente ed inosservato di un orrendo delitto. Alcuni briganti assalirono a mano armata un povero viandante, lo derubarono di quanto aveva e poi lo abbandonarono sulla strada coperto di ferite in seguito alla quali morì. I malandrini stavano per fuggire ma quando s’accorsero che il fanciullo Paolo ad una certa distanza, era stato testimone di quel vile assassinio, temendo che presto o tardi li avesse a denunciare all’autorità, ovvero ai famigliari, assalirono Paolo e per nulla impietositosi dalle sue lacrime e invocazioni, gli recisero la lingua fino alle fauci, rendendolo completamente muto.

L’infelice fanciullo per quattro anni si aggirò per i paesi della valle stendendo la mano, mendicando un pezzetto di pane per campare la vita, suscitando compassione, ma non aiuto nei compaesani. Alla fine poté trovare posto come garzone in una fucina di Nembro. Poco dopo però fu licenziato e dovette lasciare Nembro e riprendere la via per il paese natio, Parre. Ma ecco che arrivato a Fiorano si incontrò con suo padre, ottimo cristiano. Scoraggiati nel veder svanita ogni speranza umana, si rivolgono con tutta fiducia alla Madonna e decidono di recarsi alla chiesetta del Pianto di Albino per invocare conforto e soccorso. Era il 18 settembre 1655. Si inginocchiarono devotamente davanti alla sua cappella e con gli occhi fissi al Simulacro, con tutto l’ardore della Fede, il padre recita tre Pater e Ave esortando il figlio a ripetere mentalmente queste preghiere. Aggiungono anche il Credo.

IL MIRACOLO

Appena terminata la recita del Credo, il fanciullo sentì riempirsi la bocca come da un favo di miele e nello stesso tempo sentì ritornata normale la lingua mozzata. Il fanciullo emette un grido di gioia e comincia a parlare speditamente. Padre e figlio sono fuori di sé dallo stupore, si abbracciano teneramente, ringraziano con lacrime la Celeste Benefattrice e riprendono la via per Parre.

Quantunque non vi fossero allora mezzi di comunicazione all’infuori della parola diretta, pure la notizia strabiliante, si diffuse in un lampo per tutta la Valle Seriana, in tutta la provincia e più oltre, suscitando, come è facile immaginare, intensa commozione, generale entusiasmo.

Il Cornaro scrive che il Vescovo di Bergamo, Monsignor Luigi Grimani, ordinò allora un severo processo di quanto era avvenuto. E la Commissione incaricata, dopo lungo e severo esame, riconfermò l’autenticità del miracolo.

Nel Vangelo e nella biografia di alcuni santi leggiamo che sovente hanno ridonato la favella a tanti infelici muti dalla nascita ovvero divenuti tali in seguito. Ma si stenterà a trovare che sia ridonata la lingua e con essa l’uso della parola, a chi ne mancava completamente. Il fanciullo Bigoni contava quasi 16 anni quando fu miracolato.

Si sposò a 29 anni, sopravvisse al prodigio 38 anni, morì piamente a 54 anni sempre profondamene devoto e grato alla Vergine Addolorata, sua Celeste Benefattrice.

Questo miracolo della lingua tagliata e rispuntata dopo quasi 4 anni risvegliò e aumentò grandemente la devozione alla Madonna del Pianto. Tale aumento si è sempre manifestato sotto forma di feste e funzioni religiose, di pellegrinaggi, di Messe votive solenni e private, di grazie ricevute, di privilegi concessi a cui facevano seguito opere di restauro e di abbellimento del Santuario.

Cosicché ben presto si ebbe un regolare servizio religioso con la presenza stabile di un sacerdote.  Soltanto dove vi è un sacerdote che svolge con zelo il suo ministero, la vita di una Santuario è fonte di vita e di grazie per le anime.

Preghiera alla Madonna del Pianto

O Vergine Madonna del Pianto.

Tu che nell’angoscia e nel dolore per ogni sciagura o pena

apristi il cuore a materna compassione,

rivolgi l’occhio pietoso ai tuoi figli gementi

e impetra pazienza e rassegnazione

affinché l’anima nostra, purificata nel dolore,

possa meritare conforto e pace in terra,

gaudio, gloria eterna in cielo.

Così sia.

VIDEO PELLEGRINAGGIO:

FONTI:

Sito Ufficiale: https://www.piantoalbino.it/

https://www.piantoalbino.it/notizie-sul-santuario/

http://www.latheotokos.it/programmi/FESTE_MARIANE/1—15-aprile.html

https://www.valseriana.eu/arte-e-cultura/chiesa-della-madonna-del-pianto-albino/.