La Madonna del Giorno (16 Aprile 1751) – Maria SS. della Consolazione, Paternopoli, Avellino, Italia

La parrocchiale di San Nicola di Bari del 1522, conserva, all’interno, nella cappella dedicata a Santa Maria della Consolazione, un dipinto, molto venerato, di F. Fiorentino, che rappresenta Maria seduta sul trono della gloria con Gesù in braccio, un angelo che sorregge il baldacchino, mentre, ai piedi, si trova Sant’Agostino e la madre Santa Monica.

Antica dipinto della Santa Maria della Consolazione

Nella sacrestia si trovano numerose sculture e reliquiari lignei dei secoli XVIII e XIX. Il culto a Maria in Paternopoli, è molto antico. Vi sono documenti che riportano al 1142 la devozione a Maria officiata dai monaci di Montevergine in una piccola chiesetta.

Città di Paternopoli

Risale al 1751 la ripresa del culto mariano originato da un fatto miracoloso al quale ne fecero seguito altri. Il 16 aprile 1751 tra i carpentieri che lavoravano nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, nella quale era custodita, in una cappella, una tela raffigurante la Madonna, vi era un certo Giambattista D’Amato, uomo d’ingegno, ma diventato muto cinque anni prima per un colpo apoplettico.

Due sacerdoti, don Peccarini e don Cubelli, entrati in chiesa per vedere l’andamento dei lavori, invitarono il D’Amato a pregare San Nicola perché lo guarisse; ma il muto, invece, si rivolse verso il quadro della Madonna accendendo delle candele e prostrandosi in preghiera. Anche gli altri si unirono alla preghiera ed intonarono le litanie alla Vergine.

Dipinto del Miracolo di Giambattista D’Amato

Al termine delle orazioni il D’Amato riacquistò la voce intonando il Magnificat. Sparsasi la voce del miracolo si recò in chiesa, Gustavo, fratello di don Cubelli che aveva assistito al miracolo ed era affetto da tisi e che era quasi alla fine.

Tutti ripresero a pregare con la massima intensità e convinzione ed anche Gustavo guarì dal suo male.

Nei giorni successivi al miracolo, tutti i malati e i sofferenti che giunsero a Paternopoli beneficiarono della guarigione completa per intercessione della Madonna della Consolazione.

Statua Processionale della Madonna di Consolazione di Paternopoli

La venerazione per Maria crebbe sempre più ed il 12 maggio 1774, giorno di Pentecoste, mons. G. Martinez incoronò il capo della Vergine della Consolazione. Questo atto dell’incoronazione fu rinnovato il 25 maggio 1806 ed ancora il 14 maggio 1815.

Ottenuto dal Tribunale Pontificio il riconoscimento del Miracolo, la comunità di Paternopoli, rappresentata dagli eletti del popolo, fece solenne giuramento (1776) di onorare la benevolenza della Madre Dolcissima della Consolazione festeggiandola il giorno di Pentecoste fino alla fine del mondo. Seguirono guerre, carestie, terremoti, pestilenze, ma mai il popolo di Paternopoli è venuto meno al suo giuramento di fedeltà alla Vergine.

Un giorno talmente importante, quello de “Lo Miracolo re la Maronna”, che ancora oggi, per tutti i paternesi, è motivo per astenersi dal lavoro , per dedicarlo alla preghiera ed alla riflessione .

La festa si celebra il martedì dopo pentecoste ed il 16 aprile per ricordare il primo miracolo.

VIDEO PELLEGRINAGGIO:

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FONTI:

http://www.storiadeisordi.it/2006/10/14/campania-santuario-di-maria-ss-della-consolazione-di-paternopoli-avellino/ – Franco Zatini – Pubblicato il Ott 14, 2006 in CampaniaSantuari e la storia dei sordi

http://www.viaggispirituali.it/2012/01/santuario-maria-ss-della-consolazione-paternopoli-avellino/.

https://www.ottopagine.it/av/cultura/122058/tre-secoli-di-amore-per-la-vergine-della-consolazione.shtml

https://www.ottopagine.it/av/daicomuni/155562/paternopoli-e-lo-miracolo-re-la-maronna.shtml

http://www.orticalab.it/Paternopoli-e-il-16-aprile-il